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Venerdì 5 maggio, ore 11:00, sala conferenze della Fondazione di Sardegna. Un nutrito
gruppo attende la presentazione e proiezione del cortometraggio dal titolo “Il sogno della
Belle Époque”, secondo episodio del progetto “Cagliari en marche” dell’associazione La
Pleiade, nato per valorizzare e promuovere il patrimonio culturale della città di Cagliari.
Le voci cariche di emozione e soddisfazione di Nuncia Rita Russo e Maria Tore,
componenti dell’associazione, delineano in pochi minuti diversi decenni di studio e
catalogazione quotidiana, ricordi e citazioni di vecchi maestri come Giuseppe Serri, al
quale è stato dedicato il progetto.
Emergono prepotenti l’amore per Cagliari, per la sua storia e quella dei suoi abitanti,
l’esigenza di rendere pubblici personaggi e avvenimenti di una città che non ha mai
smesso di stupire, nei momenti di splendore e in quelli più scuri. Il quadro tratteggiato è
fatto di tanto lavoro e continua ricerca di collaborazioni, di soluzioni innovative in grado
di comunicare efficacemente il vasto repertorio di materiali raccolto nel tempo. La parola
è passata poi a Roberto Lai della digital agency Renderingstudio che ha curato la
costituzione del team di lavoro prima e la comunicazione del progetto poi, e al regista
Massimo Gasole, artefice del visionario “viaggio nel tempo” che in poco più di 15 minuti
regalerà grande emozione ai presenti. Entrambi hanno ribadito l’importanza della
collaborazione, dell’unione di specifiche competenze per giungere a risultati che
altrimenti sarebbe impossibile cogliere, perché la complessità di simili progetti
cinematografici richiede specializzazioni ben delineate e la disponibilità a porsi in
discussione ogni giorno. Vengono sottolineati i ruoli imprescindibili di Giorgio Russo, per
la selezione e raccolta delle fonti iconografiche, e quello di Emanuela Russo per la
direzione artistica.
Si è giunti così alla proiezione dei due cortometraggi, allo scorrere di immagini animate
tratte da cartoline, fotografie, stampe e disegni d’epoca, in un susseguirsi di curiose
situazioni, in una Cagliari che non esiste più ma che si riconosce in ogni fotogramma
della nostalgica, a tratti malinconica ma originale e coinvolgente sequenza.
Tra i presenti, Michele Carboni, discendente diretto dell’omonimo Don che a Cagliari fece
respirare l’aria della Belle Époque nei famosi Bagni, primo stabilimento balneare della
città, e Teatro Politeama, nel periodo in cui l’indimenticato sindaco Ottone Bacaredda
contribuiva al delinearsi di una città nuova, aperta, proiettata al futuro. Tra ricordi,
aneddoti e amabili discussioni su cosa si sarebbe potuto conservare di “quella Cagliari”,
si è chiusa la presentazione ufficiale del progetto, realizzato grazie al contributo della
Fondazione di Sardegna.
I prossimi appuntamenti per il pubblico, gratuiti e aperti a tutti, sono per Cagliari
Monumenti Aperti Cagliari 2017, 13 e 14 maggio, nelle vetrine della Libreria Il Bastione
(piazza Costituzione), Donne Concept Store (via Sulis) e Martino Midali (via Manno).
Venerdì 19 maggio, sarà possibile assistere alle proiezioni presso il Lazzaretto, in
occasione della quarta edizione dell’Ichnusa Sailing Kermesse.