Cagliari, Pirri piange Ignazio Erbì: addio al Maestro del musica folk

Pilastro della comunità pirrese e artista di fama internazionale. È stato considerato dalla critica uno dei maggiori esponenti della musica sarda. Protagonista per oltre cinquant’anni delle sagre culturali di tutta l’Isola ed ha partecipato a svariate manifestazioni musicali compiendo tournée in Italia e in tanti paesi europei.


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“Oggi ci lascia il grande Ignazio Erbì, pilastro della comunità pirrese e artista di fama internazionale.

È stato considerato dalla critica uno dei maggiori esponenti della musica sarda”, il ricordo è di Enric Fois, consigliera della Municipalità pirrese.

“Ignazio Erbì classe 1938. All’età di nove anni frequenta la scuola di fisarmonica del Maestro Galdino Musa di Tuili per poi approfondire gli studi presso la Scuola del Maestro Efisio Melis di Villaputzu, “il Maestro dei Maestri”.

Arriva a Pirri nel 1968 dove agli inizi degli anni ‘80 fonda il gruppo folk San Gregorio Magno.

Ignazio Erbì è protagonista per oltre cinquant’anni delle sagre culturali di tutta l’Isola, anche con brani di sua composizione, ed ha partecipato a svariate manifestazioni musicali compiendo tournée in Italia e in tanti paesi europei.

Durante la sua carriera ha avuto anche la possibilità di confrontarsi con altre musiche identitarie anche fuori dall’Europa, dalla Russia all’Australia. Dagli Stati Uniti all’America Latina. In Argentina la sua popolarità è nota a Tucumàn, Mar de Plata, Rosario, Buenos Aires.

Nella sua lunga carriera è stato protagonista di numerose collaborazioni con altri esponenti della musica isolana; tra le tante il sodalizio, durato decenni, con il Grande delle launeddas, il Maestro Luigi Lai di San Vito e le voci dei tenores “Remunnu ‘e Locu” di Bitti.

Un momento fondamentale della sua carriera è rappresentato dalla collaborazione con la compagnia teatrale “Actores Alidos” con cui ha preso parte alle rappresentazioni, in Italia e in Europa nel dramma “Sonos de Ammentos”, del quale è anche autore delle musiche.

La sua ampia produzione discografica comprende una serie di 45 giri, un LP e varie musicassette; nel 1998 viene pubblicato il CD “Nodas”, nel quale sono contenuti i più famosi balli sardi classici.

Dopo aver coltivato a lungo questo progetto, Erbì ha finalmente rappresenta al pubblico, presso il Palazzo ViceRegio di Cagliari, il libro “Balli Sardi-Nodas”.

Il maestro afferma, con l’orgoglio di chi conosce la musica sarda a menadito – il metodo col quale i balli “sardi si tramandano è rimasto inalterato; queste musiche, infatti, sono trasmesse “ad orecchio”. L’obiettivo principale che Ignazio Erbì ha voluto raggiungere con questo suo progetto divulgativo è rappresentato dal fatto che con le partiture contenute in questo libro, chiunque possieda conoscenze teorico-musicali può, almeno in parte, superare queste difficoltà, anche se il ruolo dei maestri rimane di fondamentale importanza.

Nell’ambito della sua ricerca delle tradizioni della musica e della cultura della Sardegna il Maestro è poi tornato in sala d’incisione pubblicando il CD “Ignazio Erbì e la sua fisarmonica” (prodotto da Frorias) che contiene balli sardi di sua composizione. In onore del suo paese di nascita, Erbì ha fatto dono alla Provincia del Medio Campidano delle sue musiche, affinché possano essere inserite liberamente nella promozione dei prodotti dell’artigianato artistico e dell’agroalimentare compresi nel Paniere della Provincia Verde.

In quell’occasione, il “Re della musica sarda” ha rilasciato una regolare liberatoria d’uso, nelle mani del presidente Fulvio Tocco, per consentire che le sue musiche possano accompagnare, anche i filmati che un gruppo di operatori della provincia, confezionano in casa con il consenso degli artigiani della terra cotta, della cestinerai, dei fornai e degli artisti de su gateau che si prestano in pubblico per fare scuola alle nuove generazioni del territorio.

Il lavoro discografico più recente del Maestro Erbì, è il cd intitolato a “Coggius a Fra Nicola da Gesturi” in omaggio al Beato Fra Nicola. Il cd contiene oltre ai “Coggius” (composti dal poeta Ignazio Saba di Siamanna e musicati da Ignazio Erbì) anche “Trallallera” e “Lairellellara” (composti da Paolo Pillonca, musicati da Ignazio Erbì ed interpretati dal cantautore Franco Madau) e “Su ballu galluresu”. Il Maestro Erbì si è impegnato per anni, in qualsiasi occasione, a portare a conoscenza la storia e le opere del Beato Nicola da Gesturi.

Per tantissimi anni Ignazio Erbì ha diretto una scuola di musica e con i suoi allievi si è esibito con la “Fisorchestra”, composta, di norma, da 15 fisarmonicisti”.


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