Cagliari, piove dentro la Casa dello studente: “Dobbiamo aspettare che ci cada tutto addosso?”

Infiltrazioni nelle camere e tra i tavoli di via Trentino dove ogni giorno mangiano, dopo attese lunghissime, tantissimi universitari: “Chiuse le aule studio al quinto e decimo pianto, acqua pure nella hall. Perché l’Ersu non riesce a gestire un classico acquazzone primaverile?”. GUARDATE le FOTO


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di Paolo Rapeanu

Stanze e mensa allagate alla Casa dello studente di via Trentino. La pioggia manda ko alcune stanze della struttura gestita dall’Ersu. Molte le infiltrazioni tra le camere, ma anche nella mensa frequentata, ogni giorno, da tantissimi universitari. Aule studio sbarrate fino a nuovo ordine, l’acqua è penetrata dagli infissi. E loro, gli studenti che vivono tra gli undici piani, protestano: “Disagi continui, le promesse di nuove mense e manutenzioni delle strutture restano tali. L’uomo è in grado di difendersi, da secoli, dalle intemperie, eppure l’Ersu non è in grado di gestire un classico acquazzone primaverile”.

La lettera è firmata dal rappresentante degli studenti che vivono in via Trentino, Filippo Cadeddu: “Basta della pioggia ininterrotta e la mensa di via Trentino diventa un colabrodo. Anche la Casa dello studente ha una situazione abbastanza grave. Infatti, nonostante le segnalazioni fatte dagli studenti un anno fa, gli infissi non sono stati riparati, o meglio sostituiti.
Le aule studio del decimo o del quinto piano sono state chiuse a causa dell’ acqua che filtra dalle finestre e nella hall (ristrutturata nel mese di agosto 2017) la situazione non è migliore. Si notano delle fuoriuscite di acqua dal controsoffitto e nelle pareti. Approfittiamo per segnalare il guasto all’ascensore principale – riparato a marzo 2018 fermo da ottobre 2017 – indispensabile in una casa di 263 ospiti. Cosa dobbiamo fare?Aspettare che tutto ci cada addosso e che l’Ersu tagli ancora sui servizi abitativi? A chi ci dobbiamo rivolgere?. L’Ente continua a tacere problemi come questi, vantandosi di un campus ancora in fase di progettazione e abbandonando al loro destino le strutture già presenti”.


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