Cagliari, pentole e Bastione vuoti: in 15 per la manifestazione contro gli aumenti

Padelle e coperchi per protestare contro il cibo e la benzina alle stelle, ma sulla terrazza panoramica ci sono solo i rappresentanti delle associazioni. Tutto aumenta, non la rabbia: “Purtroppo non c’è stata molta partecipazione anche per il caldo, ma il dramma della popolazione è sotto gli occhi di tutti”. GUARDATE il VIDEO


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Non si aspettavano di certo di riempire ogni centimetro del Bastione, ma nemmeno di ritrovarsi tra loro a urlare la rabbia e la disperazione di tutti i cittadini. La manifestazione delle pentole vuote, per protestare contro i prezzi alle stelle, a Cagliari è andata malissimo: in quindici hanno occupato qualche metri della terrazza panoramica per poco più di un’ora, con tanto di bandiere, prima di andarsene. La partecipazione, insomma, non è stata quella auspicata. Lo ammette senza mezzi termini Giuliano Frau dell’Adoc: “Purtroppo non c’è stata molta partecipazione anche per il caldo, ma il dramma che vive la popolazione è sotto gli occhi di tutti. manca programmazione, nessuno interviene e i prezzi schizzano alle stelle”. Accanto a lui c’è Andrea Pusceddu di Federconsumatori: “Chiediamo che il Governo intervenga con strumenti strutturali che portino a un calo dei prezzi”. E, naturalmente, tanti non ce la fanno più: “È un problema di tutti”, , dice, stizzito, Giorgio Vidili di Cittadinanzattiva, “oggi l’inflazione è oltre il sei per cento. Immaginiamoci cosa possa significare”. E c’è chi si indebita: “E parecchio”, conferma Giorgio Vargiu dell’Adiconsum, “stanno diminuendo anche le spese per l’alimentazione. Sono aumenti puramente speculativi, non c’è nessuna ragione per i prezzi esplosi: date maggiori poteri a mister prezzi e all’autorità garante della concorrenza e del mercato. È necessario combattere gli speculatori. È un momento straordinario, al Governo chiediamo di assumere provvedimenti di durata limitata. Dobbiamo tornare a prezzi calmierati per energia e gli altri settori maggiormente colpiti dagli aumenti”.
Certo, la partecipazione a Cagliari è stata inesistente. E il sentore è quello che, ormai, tutti si stiano tragicamente abituando a dover pagare di più il cibo, la benzina, la luce, il gas. In due parole, la vita.


In questo articolo: