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Il permesso di fare passeggiate, vicino a casa, con i propri figli? C’è chi l’ha visto come un ok ad uscire senza nessun limite. A Cagliari, tra le dieci e mezzogiorno, sono stati almeno dieci i genitori che, senza nessun tipo di problema, hanno portato a spasso i figli tra via Dante e piazza Giovanni XXIII. Ciò che sorprende è che quasi nessuno di loro aveva la mascherina: solo un paio, tutti gli altri erano bardati con sciarpe e foulard. Impossibile, ovviamente, chiedere con la telecamera accesa se la distanza dalla propria abitazione fosse stata rispettata. Insomma, più di un cagliaritano ha interpretato, in modo sbagliato, la circolare del Viminale. E, spostandosi nel mercato di San Benedetto, la musica sembra non cambiare.
Verso mezzogiorno un uomo entra nella struttura trainando con una mano il carrellino della spesa e con l’altra un bambino (il figlio o il nipote) che, a occhio, non avrà avuto più di dieci-dodici anni. Piccola “consolazione”? Anche il bimbo indossa la mascherina, utile in parte a evitare un possibile contagio. Dieci minuti più tardi, stessa scena, con una donna di circa cinquant’anni che gironzola tra i parcheggi esterni con due buste piene di verdura e, accanto a lei, una ragazzina. Un po’ troppi genitori con bimbi in giro, quindi, proprio mentre il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu lanciava un appello: “Continuate a restare a casa e uscite solo per casi gravi”.