Cagliari, nuova tecnica rivoluzionaria per operare la cataratta

La grande novità alla casa di cura San Salvatore


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E’ finalmente disponibile anche per i pazienti della Sardegna l’innovativa tecnologia di femtolaser per gli interventi di chirurgia della cataratta (FLACS). Gli interventi, che verranno realizzati presso la Casa di Cura San Salvatore, a Cagliari, saranno condotti dall’equipe di chirurgia refrattiva della cataratta a cui afferiranno i chirurghi che operano nelle U.O. di oculistica della Casa di Cura San Salvatore*, della Casa di Cura Città di Quartu*e della casa di Cura Polispecialistica Sant’Elena di Kinetika Sardegna.

Questa tecnologia consente di pianificare con supporti digitali alcune importanti fasi dell’intervento di cataratta, effettuando il laser in pochi secondi. Latomografia a coerenza ottica (OCT) permetterà il monitoraggio in tempo reale dei diversi passaggi, eseguendo, inoltre, un controllo tridimensionale delle strutture da operare per guidare l’azione del laser.

“Kinetika Sardegna, da sempre attenta alle più recenti innovazioni tecnologiche per la chirurgia della cataratta, sarà una delle prime aziende ospedaliere non pubbliche in Italia a rendere disponibile la procedura dell’intervento di cataratta assistita dal femtolaser (FLACS), consentendo ai pazienti il raggiungimento di risultati refrattivi post intervento senza precedenti”, commenta con soddisfazione Giammarco Contu, Responsabile U.O. Oculistica CDC Polispecialistica Sant’Elena, operante a Quartu Sant’Elena (CA) che curerà il coordinamento delle diverse equipeIl femtolaser non sostituisce la metodologia con gli ultrasuoni, ma la affianca migliorandola: garantisce un’assoluta precisione in alcuni delicati passaggi della chirurgia e, frantumando la cataratta, consente un grande risparmio di ultrasuoni con maggior rispetto delle strutture interne oculari”.

Strumenti sempre più performanti per risultati sicuri.

A partire dalla visita preliminare vengono utilizzati strumenti sempre più sofisticati per individuare le patologie che potrebbero inficiare il risultato dell’intervento di chirurgia refrattiva della cataratta. Ma non solo. L’intervento si avvale dell’utilizzo di strumenti sempre più performanti, quali microscopi operatori che evidenziano ogni minimo dettaglio; facoemulsificatori che garantiscono sicurezza e rapidità di esecuzione della procedura, e punte faco, che consentono incisioni corneali di pochi millimetri. L’introduzione del femtolaser consente di svolgere alcuni momenti della chirurgia con la massima precisione e programmabilità, elementi indispensabili richiesti per l’impianto di LENTI PREMIUM.

 

Grazie all’impianto delle lenti IOL PREMIUM, l’intervento consentirà di correggere importanti difetti visivi che rischierebbero di compromettere il risultato refrattivo ottimale dell’intervento di cataratta. Le IOL toriche correggono in modo mirato l’astigmatismo, mentre le IOL multifocali o a profondità di fuoco continuo vengono impiantate per la correzione della presbiopia.

L’intervento avviene in day service o in modalità ambulatoriale, con anestesia topica e incisioni sutureless di pochi millimetri, che arrecano solo un minimo disagio al paziente. La prevenzione delle infezioni post intervento è garantita dall’attuazione di protocolli accurati e meticolosi, ma anche dall’utilizzo di materiali rigorosamente monouso e da terapie antibiotiche intra camerulari sempre più efficaci.

“L’ ausilio delle più avanzate tecnologie e la massima attenzione e cura alle modalità operatorie rendono molto rare le complicanze intra e post operatorie, assicurando al paziente un rapido recupero funzionale”, spiega il Dottor Contu. “Tuttavia, occorre ancora promuovere una maggiore consapevolezza dei pazienti sulle potenzialità della tecnologia femtolaser. Basti pensare che in Europa la percentuale di procedure di cataratta con l’impianto di lenti premium IOL toriche e multifocali si attesta intorno a al 8% del totale degli interventi, mentre in Italia non raggiunge il 2%, sia per questioni socio economiche sia per la scarsa informazione dei pazienti”.

Attualmente il costo degli interventi in femtolaser non è coperto dal servizio sanitario regionale e si tratta pertanto di un intervento in solvenza.

La prima seduta operatoria con la tecnologia femtolaser è già in programma per domani 30 settembre 2016.


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