“Cagliari, non svendete la Casa dello Studente solto per fare cassa”

Piero Comandini del Pd attacca e dice no alla vendita della Casa dello Studente di via Roma: “E’ necessario recuperare la Casa dello Studente di via Roma e fare in modo che il campus universitario non rimanga un miraggio”


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“Vendere la casa dello studente per fare cassa sarebbe un grande sbaglio, non possiamo solo e sempre agire in termini meramente ragionieristici”. Lo afferma Piero Comandini, esponente del Partito Democratico, in risposta alle affermazioni dell’assessore alla Pubblica Istruzione Claudia Firino.

L’Università Cagliaritana che nella classifica dei migliori Atenei, curata del Censis – la Repubblica 2016/2017, si è posizionata al 6° posto tra le 15 valutate, merita sicuramente di più, i nostri ragazzi meritano maggiori servizi e maggiori opportunità. Circa il 50% degli iscritti risulta essere fuori sede, e l’ERSU, seppur tra le tante difficoltà, mette a disposizione circa 1000 alloggi di cui una parte riservata agli studenti con disabilità. 

“Davanti a questi numeri dobbiamo e possiamo solo ragionare in termini di potenziamento dei servizi-dice Comandini- è di fondamentale importanza poter garantire un congruo numero di alloggi per gli studenti fuori sede, e lo diventa ancora di più se si considera che la maggior parte di essi proviene da famiglie monoreddito. Garantire servizi come il campus, le case dello studente, gli spazi di aggregazione, le biblioteche, le mense, i collegamenti pubblici, vuole dire creare i presupposti per una buona organizzazione e di conseguenza contrastare efficacemente la dispersione scolastica e permettere a tutti il raggiungimento dei più alti gradi di istruzion. 

“E’ ASSOLUTAMENTE NECESSARIO- afferma ancora Comandini- che la casa dello studente di via Roma si possa recuperare o in alternativa arrivare ad una permuta così da aumentare l’offerta dei posti letto. Altrettanto importante è fare in modo che il CAMPUS UNIVERSITARIO, per il quale l’Accordo di Programma è stato firmato nel lontano 2014 (ma le attività propedeutiche sono molto più lontane) non rimanga un miraggio e che presto possano iniziare i lavori, visto che i problemi tecnici che avevano bloccato l’inizio degli stessi pare siano stati superati. 


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