Sono andati a letto con la tachicardia, frutto della preoccupazione, diventata ormai certezza, di essere tra i protagonisti non voluti di una colossale beffa: i residenti e commercianti della Marina hanno letto ieri sera, su Casteddu Online, le parole del sindaco Massimo Zedda: “Il bosco in via Roma non si farà, la Soprintendenza l’ha bocciato. Hanno scavato e speso soldi per togliere il granito e ora devono rimetterlo”. E i tempi, già sballati da mesi, si allungano irrimediabilmente. La seconda parte del cantiere, sino al Largo, non è partita e chissà tra quanto finiranno i lavori nella prima: “Cosí è peggio di un film dell’orrore”, ammette Cristiano Aresi del ristorante Serafino. “Siamo ingabbiati da due anni e non capisco come mai il divieto all’installazione degli alberi non sia stato comunicato prima che iniziassero con gli scavi. Ormai decidono tutto loro, i politici che ci governano”, prosegue, sospirando. “So che alla Marina ci sono colleghi che hanno fatto investimenti economici per le loro attività e così non reggeranno questa ennesima botta. Ci terranno chiusi ancora a lungo, anche quando inizieranno i lavori nel secondo lotto, perché i camion dovranno arrivare dal lato di via XX Settembre, non chiuderanno mai il Largo. Gli affari? In calo del 50 per cento, riusciamo a malapena a riempire i tavoli esterni e la carenza di parcheggi è un altro grosso problema”.
Dal versante dei residenti parla Sandra Orrú: “Sono allibita, sembra assurdo che la soprintendenza non abbia fatto comunicazioni da prima e si siano svegliati solo ora. Siamo confusi”, osserva, “e delusi da tutto. Quando si fa un progetto va considerato tutto”. E, sull’addio agli ottanta parcheggi per i lavori dell’Autorità portuale, incrocia le dita: “Siamo in attesa di soluzioni alternative, non so se c’è qualche margine di tolleranza vista la situazione. Ma dal Comune devono comunque trovare una soluzione”.