“Cagliari, niente festivo il 25 aprile a medici infermieri e Oss in trincea: basta chiamarli eroi e trattarli così”

La protesta di Gianfranco Angioni, della Usb Sanità: “Ci chiediamo come facciano le istituzioni a disattendere i diritti fondamentali del giusto salario, a chi oggi nonostante le molteplici difficoltà organizzative con spirito di sacrificio e di abnegazione mette a rischio la propria vita e quella dei propri familiari per salvare la vita degli altri”


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“Cagliari, niente festivo il 25 aprile a medici infermieri e Oss in trincea: basta chiamarli eroi e trattarli così”. La protesta di Gianfranco Angioni, della Usb Sanità: “Il 25 Aprile giorno della festa della Liberazione, tutti gli operatori del Comparto Sanità ( Infermieri, OSS, Tecnici sanitari, ausiliari specializzati, operatori tecnici addetti al portierato,ecc.) che prestano la propria attività lavorativa nei Presidi Ospedalieri dell’A.O Brotzu, dell’ ATS , delle AOU di Cagliari e Sassari e di tutte le realtà del SSR, non vedranno retribuita la festività infrasettimanale con la maggiorazione dello Straordinario. Non bastava il disagio e i relativi pericoli per il contagiosissimo Coronavirus, le varie istituzioni Regionali per diversi cavilli interpretativi del Contratto Collettivo Nazionale non delineano un corretto percorso amministrativo per il pagamento dei festivi infrasettimanali , e a pagarne pegno sono ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori della Sanità. Ci chiediamo come facciano le istituzioni a disattendere i diritti fondamentali del giusto salario, a chi oggi nonostante le molteplici difficoltà organizzative con spirito di sacrificio e di abnegazione mette a rischio la propria vita e quella dei propri familiari per salvare la vita degli altri. Per L’USB SANITA’ non e’ piu’ sufficiente una pacca sulla spalla o sentire chiamarli Eroi , servono subito i fatti! Riconoscere a tutte le professionalità del Sistema Sanitario Regionale la maggiorazione economica per il lavoro svolto in una giornata festiva, non è solo un diritto, ma sarebbe un segno tangibile di onesta’ morale ed intellettuale”.


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