Cagliari, Museo Aquilegia sotto sfratto dal Comune:lettera di protesta

Il presidente del museo: “Il sindaco Zedda candida Cagliari a Capitale della Cultura 2019, ma chiude i musei ‘scomodi’”


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Cagliari, il Comune decide di sfrattare il Museo di Storia Naturale Aquilegia ed è subito polemica. In una lunga lettera il presidente Paolo Stara ripercorre la storia del museo, ora ospitato nell’ex Vetreria di Pirri, definendo “paradossale” la situazione. “Sfrattato dallo stesso Comune che l’aveva aperto – denuncia Stara – Questa amministrazione sta distruggendo quanto fatto dalla precedente consiliatura, soprattutto per quanto riguarda la cultura”.

La storia. Il Museo è stato allestito e inaugurato nel 2000 ad Assemini, poi trasferito nel 2005 a Cagliari dove fu inaugurato ufficialmente l’anno successivo. In assenza di veri musei naturalistici in Sardegna, l’obbiettivo principale era quello di conservare e salvaguardare quanti più possibile reperti naturalistici raccolti nell’isola. “Oggi i reperti conservati sono oltre 10 mila – sottolinea Stara – e le collezioni crescono continuamente, grazie all’impegno dei soci del museo e senza sovvenzioni pubbliche. L’anno migliore per affluenza fu il 2007, quando venne organizzata la mostra temporanea ‘Alle origini del volo’. Con lo spostamento del museo, prima in piazza Dettori e poi nell’ex vetreria, la media dei visitatori si abbassò notevolmente anche a causa della mancanza di risorse e dell’ostilità della Giunta Zedda, che si rifiutò di esporre il depliant del Museo negli info-point comunali. E dal 2011, anno di insediamento dell’attuale amministrazione, la convenzione non venne rinnovata”.

La denuncia del presidente del museo. “Mentre Cagliari si candida a Capitale europea della cultura 2019 – spiega Stara – la giovane coppia Zedda-Puggioni orchestra un piano per eliminare, nel silenzio dei più, il Museo dalla città di Cagliari. Tutto questo decidendo di cambiare la destinazione d’uso del centro culturale, che da polivalente è diventato “polo teatrale”, e sfavorendo la nostra associazione”. Ad aprile scorso il museo riceve la lettera di sfratto del Comune. “Un provvedimento legale – conclude Stara – ma politicamente Zedda ha dimostrato l’arroganza del potere e l’assoluta mancanza di buon senso”.