Cagliari: “Basta motocross e mountain bike alla Sella del Diavolo. Stanno distruggendo tutto”

Gli ecologisti al Comune: “Vogliono vincere il premio come città europea sostenibile? E allora vietino il transito di bici e moto sulla Sella del Diavolo che sta creando pesanti danni ambientali al fondo naturale in calcare e alla vegetazione”


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“Basta motocross e mountain bike alla Sella del Diavolo. Che stanno creando pesanti danni ambientali al fondo naturale in calcare e alla vegetazione”. È la richiesta del Gruppo di Intervento giuridico al Comune di Cagliari, unica città italiana candidata al ruolo di capitale europea della sostenibilità per il 2021, l’European Green Capital Award (Egca), che riconosce e premia gli sforzi locali per migliorare l’ambiente, l’economia e la qualità della vita nelle città. Il premio viene assegnato ogni anno a una città per il suo impegno verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Cagliari dovrà vedersela con Budapest (Ungheria), Digione, Lille e Strasburgo (Francia), Lathi (Finlandia), Skopje (Macedonia), Tirana (Albania) e Vasteras (Svezia), ma, secondo gli ecologisti, ha delle ottime possibilità, grazie soprattutto allo straordinario e invidiabile patrimonio ambientale, naturalistico e storico-culturale.

“Ma dove la trovate una città europea assediata dai Fenicotteri o dove un Delfino nuota a pochi metri dalla riva della spiaggia dove s’affaccia la città?”, chiede Stefano Deliperi del Grig, “a Cagliari, naturalmente. Ciò non vuol dire che Cagliari sia una città perfettamente sostenibile, anzi. Ha grandi margini di miglioramento”.

In virtù della prestigiosa candidatura gli ecologisti chiedono due azioni alla giunta: la prima è quella di inibire il transito con mountain bike nell’area “naturalisticamente rilevante” della Sella del Diavolo, gestita nell’ambito del piano di gestione dei “Torre del Poetto” e “Monte Sant’Elia, Cala Mosca e Cala Fighera”, che prevede il divieto di apertura di nuovi sentieri e il mantenimento di quelli esistenti “solo al fine di una loro percorribilità pedonale”.

Quindi “niente mountain bike o, peggio, motocross, che stanno creando pesanti danni ambientali al fondo naturale in calcare e alla vegetazione, attraverso la quale, purtroppo, sono ormai frequenti le aperture di nuovi percorsi. Basterebbero alcuni cartelli esplicativi e alcune pattuglie di Polizia municipale per rendere davvero più sostenibile Cagliari”. L’altra richiesta è quella di ripulire la Torre costiera spagnola del Poetto, vandalizzata fin dal settembre 2017 e tuttora imbrattata da un writer (riconoscibile dalla tag) tanto cafone quanto dalla zucca vuota. Un’adeguata ripulitura”, conclude, “sarebbe il minimo per migliorare la concreta sostenibilità cittadina”.