Cagliari, maestra truffata con un sms finto delle Poste: “Così mi hanno rubato 25mila euro”

Si fida di un messaggio, clicca e rimane fregata. Michela, 45 anni: “Un uomo mi ha detto che mi erano stati accreditati 9500 euro, I soldi clamorosamente c’erano, ho ubbidito alla richiesta di restituirli con un bonifico e, dal libretto cointestato con mia zia sono stati trasferiti venticinquemila euro sul mio conto, utilizzati per giocare al casinò online: ho denunciato tutto ai carabinieri, non sono mai cascata in questi trucchi”


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Si è fidata di un sms ricevuto, la mattina del dieci febbraio, sul suo cellulare, a firma Poste Italiane, ma clamorosamente falso. Ha cliccato su un link e, da quel momento, per Michela, maestra d’asilo 45enne di Cagliari, è iniziato un incubo. Che è terminato con una sorpresa amarissima: 25mila euro spariti dal libretto cointestato con la zia alle Poste e utilizzati da un truffatore “per giocare ad un casinò online”. La vicenda è tutta raccontata in una denuncia, presentata dalla donna ieri, ai carabinieri della stazione di Pirri. L’oggetto fa già capire molto: “Frode informatica”. E la tattica utilizzata dal truffatore è, praticamente, da manuale: “Nel messaggio c’era scritto che dovevo aggiornare i dati del mio bancomat associato al mio conto corrente Bancoposta. Ho cliccato, ho inserito i miei dati e la procedura si è bloccata. Dal primo pomeriggio ho iniziato a ricevere telefonate, ero al lavoro e non potevo rispondere”, racconta la maestra. All’ennesimo tentativo, però, ha risposto: “Un uomo mi ha detto che doveva inviarmi dei codici via sms, che avrei poi dovuto comunicargli, per fare in modo che non mi bloccassero il bancomat”. Una procedura fatta “quattro o cinque volte perché, avendo da fare, chiudevo il telefono”. Dall’altro capo, il truffatore l’ha tranquillizzata: “La chiamo domani per la conferma dell’operazione svolta”. Detto, fatto: “Mi ha ricontattato, spiegando che l’operazione non era andata a buon fine. Inoltre, mi ha detto che un uomo aveva sbagliato l’Iban e mi aveva accreditato 9500 euro”. Michela si è fidata, ha controllato, “i soldi in più c’erano” e, alla richiesta “di un bonifico ad un iban intestato a Fiorentino Domenico”, ha “ubbidito”.
La truffa va avanti: “Sabato dodici mi ha richiamato, rifilandomi altre verosimili menzogne. Dico così perchè il 14 febbraio sono stata contattata dall’ufficio antifrodi di Poste Italiane di Torino per chiedermi spiegazioni sui movimenti effettuati”. La donna cade dalle nuvole: “Solo allora ho realizzato di essere stata raggirata”. E le sono bastate poche verifiche per scoprire “di aver perso 25mila euro, trasferiti dal libretto di risparmio postale cointestato con mia zia”. Il truffatore ha “paracadutato” i soldi “sul mio conto, effettuando una serie di movimenti e utilizzandoli per giocare ad un casinò online”. Frittata fatta, alla malcapitata non è rimasto altro da fare che sporgere denuncia: “Il personale dell’ufficio postale mi ha detto che alcuni bonifici sono ancora in lavorazione: 10, 994, 980, 978, 998 e 50,76 euro, tutte transazioni che, forse, potevano essere ancora bloccate ma, ormai, erano già state prenotate”. I militari svolgeranno le indagini per cercare di risalire a chi ha truffato la maestra. Che, disperata, ammette: “Non sono mai cascata in questi trucchi, quell’sms mi sembrava vero: spero di riavere indietro i soldi, servono per potermi prendere cura, in futuro, di mia zia”.


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