Cagliari, l’ultimo Natale del “caddozzone” dal cuore d’oro: “Regalerò panini e panettoni ai bambini poveri”

La metropolitana dovrà passare anche dentro il parcheggio Cis di viale Bonaria, proprio nel punto dove c’è la paninoteca di Antonio Melis: “Spero che Comune o Regione trovino una soluzione, ho due figli da mantenere. Anche questo Natale, comunque, regalerò panini, bibite e dolci ai meno fortunati”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Il destino sembra “segnato”, tanto quanto il tracciato (sinora virtuale, presto reale) del tratto della metro leggera che unirà piazza Matteotti con piazza Repubblica. I binari dovranno passare anche dove, da quindici anni, c’è un “caddozzone”. La paninoteca gestita da Antonio Melis, 36 anni, dovrà essere o spostata o proprio eliminata. I lavori partiranno ad aprile dell’anno prossimo e, a dicembre, gli operai potrebbero già essere in azione nel piazzale del Cis. “Spero sino all’ultimo che Comune o Regione trovino una soluzione. Non siamo certo abusivi, paghiamo il suolo pubblico e tutte le bollette. Qui lavorano tante persone, abbiamo figli e nipoti”, spiega Melis. Nonostante il quasi certo “addio” al locale, anche quest’anno è pronto a regalare un Natale speciale a bambini e adulti meno fortunati. Come? Regalando “panini, giocattoli, bibite e panettoni. Lunedì 23 dicembre, dalle undici alle quindici, qui nella mia paninoteca. Regalerò anche tanti giocattoli, voglio donare felicità e allegria a tanti cagliaritani bisognosi”. Insomma, nonostante la “scure” dei lavori della metro che pende sulla sua testa, il “caddozzone” dal cuore d’oro è intenzionato a replicare l’evento solidale che, l’anno scorso, ha visto partecipare centinaia di persone.

 

Melis lancia anche un appello: “Servono anche giocattoli, invito le associazioni e le semplici famiglie a raccoglierli e a portarli qui da noi”. Un gesto encomiabile, indubbiamente, per chi sta correndo il rischio, bene andando, di dover ripartire da zero a livello lavorativo: “Ripeto, spero che ciò non accada mai. Ho due figli da mantenere, e anche i miei colleghi hanno bambini ai quali badare. Speriamo che possa accadere, anche per noi, un piccolo ma importante miracolo di Natale”. Quale? Poter continuare a vendere panini e bibite, “magari in un nuovo chiosco accanto alla metropolitana”.


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