Cagliari, lotta all’alcol in strada: “Se un 14enne si sbronza la responsabilità è anche della famiglia”

Le multe sino a 500 euro per chi sarà sorpreso a bere alcolici alla Marina o al Terrapieno? Anche ai minorenni. Truzzu: “Il Comune non può controllare tutto, i genitori devono sapere cosa fanno i loro figli”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Arrivano a Cagliari già “carichi” di alcolici e sbevazzano, tra i vicoli e le scalette del rione della Marina e del Terrapieno, soprattutto nel weekend. In molti casi si tratta di giovanissimi che provengono dall’hinterland cagliaritano: anche loro finiscono nel mirino dell’amministrazione comunale, l’ordinanza che vieta il consumo in strada di alcolici e superalcolici dalle 21 alle sei del mattino per i prossimi tre mesi riguarda anche i minorenni. Le multe? Da 25 sino a cinquecento euro. Sul provvedimento contro la “malamovida”, il sindaco Paolo Truzzu è netto: “Si è ormai creata una situazione intollerabile, troppi i problemi creati alla città e ai residenti, non possiamo accettarlo. Vogliamo limitare il consumo in strada di alcol da parte dei minorenni”, dice Truzzu, “e responsabilizzare anche gli esercenti, sanno benissimo che a loro non possono vendere alcolici, nemmeno ai tavoli”.

 

Il sindaco, soprattutto, lancia un appello alle famiglie: “Se mio figlio quattordicenne alle cinque del mattino è sbronzo sulle scalette di Sant’Eulalia, la responsabilità è sua ma anche della famiglia. Non si può pensare che sia l’amministrazione comunale a controllare tutto. Noi possiamo limitare certi comportamenti ma serve il sostegno da parte dei genitori dei minorenni, devono sempre sapere cosa fanno. Bisogna aiutare la città a renderla più vivibile”. E, sull’eventualità di estendere il futuro Daspo urbano anche ai minorenni, Truzzu dice che “stiamo studiando il provvedimento, ci ragioneremo”.


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