All’indomani della gara contro il Bologna c’è già chi fa il processo alla squadra e all’allenatore, tranne il presidente Cellino che pare aver rinnovato la fiducia a Diego Lopez. Ma il tecnico uruguaiano sa di essere ormai sotto esame e per lui saranno decisive le prossime gare.
Questo avvio di campionato ha visto un Cagliari brillante nei primi sei turni in cui ha conquistato una vittoria (Atalanta) e quattro pareggi (Fiorentina, Samp, Livorno e Inter). Per altro è stato perso qualche punto per strada contro i blucerchiati e contro gli amaranto. Nelle ultime quattro partite qualcosa è cambiato. Oltre ai risultati (1 vittoria e 3 sconfitte), è mancato il gioco che ha caratterizzato l’inizio di stagione e la grinta e determinazione che hanno consentito diverse rimonte nei primi match. Gli errori commessi sono puntualmente gli stessi: amnesie difensive soprattutto sui calci da fermo e la scarsa vena realizzativa degli attaccanti rossoblù.
Nella partita di ieri il 4-2-3-1 adottato dal tecnico uruguaiano ha agevolato il centrocampo a cinque del Bologna che ha imbrigliato il gioco dei rossoblù. Poi Lopez nel secondo tempo ha provato a rinfoltire il centrocampo inserendo Dessena per Ibraimi ma l’espulsione di Murru ha rovinato i piani dell’allenatore cagliaritano e ha consentito ai felsinei di dilagare.
Il gioco che latita, le ingenuità difensive e la mancanza di cattiveria sotto porta preoccupano non poco i tifosi soprattutto se si aggiunge la mancata reazione allo svantaggio che si è verificata sia contro la Lazio che contro la squadra di Pioli.
Lopez se vuole continuare a godere della fiducia del presidente deve porre rimedio già dal prossimo match contro il sorprendente Verona di Mandorlini. Deve infondere la cattiveria necessaria ai giocatori e dargli nuovi stimoli schierando anche coloro che hanno avuto meno spazio, creando quella sana competizione tra titolari e secondo linee che può portare solo benefici. C’è bisogno di una scossa sotto il punto di vista mentale e solo il tecnico ha gli strumenti per dare la carica. Il ritorno al Sant’Elia doveva dare il via al nuovo campionato del Cagliari e la squadra deve dimostrarsi all’altezza dei propri tifosi che non hanno mai smesso di incitarli nonostante la pesante sconfitta.
Quello di domenica è un test fondamentale che può segnare nel bene e nel male il cammino dei rossoblù.
Roberto Scalas