Un botto, poi il rumore assordante della sirena dell’ambulanza. È il 3 aprile 2022, in via San Benedetto a Cagliari, si scontrano un’auto e uno scooter, quest’ultimo guidato da un portapizze. Il bauletto, a causa dell’impatto, si stacca dal motorino: “Ed è finito proprio contro la mia Mazda, parcheggiata regolarmente. Ha sfondato il lunotto posteriore”. A raccontare la disavventura, in seguito a un’email spedita alla nostra redazione dal figlio Riccardo, è Giovanni Boi, pensionato 72enne. Solo dopo quarantacinque lunghissimi giorni è riuscito ad ottenere giustizia. Quale? “Essere risarcito per il danno. L’assicurazione si è detta disponibile a liquidarmi la somma, si parla di circa 1200 euro, per provvedere alla riparazione della macchina”. Ma ha dovuto sudare tantissimo, il pensionato. Il motivo? Classico, soprattutto in Italia: i tempi legati alla burocrazia: “La mia assicurazione ha detto che dovevo rivolgermi alle due assicurazioni dei mezzi rimasti coinvolti. Il portapizze, almeno all’inizio, si trovava in gravi condizioni all’ospedale, non sono arrivati i referti medici”. Un’altra lungaggine che ha portato il pensionato a trovarsi davanti ad un’unica soluzione, per continuare a guidare: “Pagare di tasca mia, in anticipo, le spese del meccanico. Non l’ho voluto fare, chissà tra quanto avrei rivisto quei soldi”. E la vita, la sua e quella della moglie, di un anno più giovane, è cambiata radicalmente.
“Abbiamo avuto disagi, è chiaro che se devi fare due chilometri non è che puoi spostarti con il pullman, l’auto serve anche per fare le varie commissioni e la spesa. La lentezza, secondo me, è stata principalmente dovuta alla documentazione dell’incidente prodotta dagli agenti”. Dopo un mese e mezzo rimane solo l’amarezza: “Sì, ci siamo fatti il sangue amaro”, ammette Boi. Che, presto, potrà riavere il volante tra le mani. Il figlio Riccardo si era detto preoccupato: “Parliamo di persone anziane ed io mi trovo lontano, in quanto risiedo a Mantova, e non posso aiutarti negli spostamenti. Capisco anche che un ragazzo era in pericolo di vita, so che sta meglio. Ma la mia domanda è: perchè i miei genitori non vengono risarciti per il danno a loro non imputabile?”. Dopo poco più di sei settimane, seppur per la bontà della titolare della pizzeria, l’emergenza è finita.