Cagliari, le più belle storie del 2015: ragazzo salva un senzatetto

Dormiva in auto, ora è ospite della Caritas. Cari lettori, raccontateci le vostre più belle storie del 2015 che finisce al 3420428755 o mandandocele a [email protected] con una vostra foto. Le pubblicheremo tutte 


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Storie. Giusto per citarne alcune. 
Un ragazzo, ancora avant’ieri dormiva nella sua macchina a Cagliari e da una manciata di ore è ospite della Caritas, potrà dunque puntare su un’esistenza più dignitosa soprattutto lontana dalle fredde notti invernali. 
Un medico con la sua equipe, dieci giorni fa, in un nosocomio alle porte di Cagliari, ha salvato una ragazza in fin di vita ma preferisce l’anonimato ed è come l’uomo dei miracoli… tenuti segreti.  Gli “angeli” volontari, i City Angels che hanno a cuore i poveri, alla vigilia dell’anno nuovo, ricevono in dono in un angolo di Sardegna, la loro prima sede nella quale potranno impacchettare i regali per i poveri, ed è tempo di festa. Certo, nel loro piccolo ma importante luogo d’incontro. Sono storie positive e come tali destano curiosità, non trovate?
Però la più bella storia dell’anno è forse sconosciuta ai più. È sicuramente una bella storia, magari piena d’amore, con elementi gustosi che vorremo tutti poter assaporare. 

Perché c’è bisogno d’amore e di sapere in una società sempre più tecnologica e che, a guardarla bene, ostenta quasi sempre gli stessi problemi di ieri e di oggi. Cagliari non fa eccezione alla regola. Di problemi ne ha ancora tanti. Riguardano i suoi abitanti, l’anima e il cuore pulsante della nostra città. La città del sole, di buon mattino, sembra una bella addormentata pronta a risvegliarsi. Sotto le mura di candida roccia e le sue torri, simili a mute sentinelle del passato, si muovono i cittadini. Ah, se potessero parlare chissà cosa ci racconterebbero quelle torri di pietra che rinchiusero a lungo carcerati e carcerieri. Passo dopo passo, da secoli, scorre il film della vita cittadina. Scivola oggi come ieri con le ansie e la gioia delle persone che attraversano le sue vie, che dialogano e commentano, pensando all’oggi e al domani. I Cagliaritani sono curiosi e soprattutto parlano. Lo fanno nelle nostre case nelle quali viviamo di storie, al pari dei posti di lavoro (per chi ha un lavoro) . Viviamo di emozioni. Anche con i nostri amici a quattro zampe, amando i nostri cari e, chi può permetterseli, cullando e coltivando gli affetti. 

Avete in tal senso una storia da raccontare? 
Una storia importante. Ad esempio qual è, per te, caro lettore, la più bella storia della tua vita? 
La storia più bella del 2015… Casteddu Online la vorrebbe conoscere, all’insegna del giornalismo diffuso e partecipativo, con l’interazione attiva dei lettori. Con il tuo indispensabile aiuto. Il giornalismo dal basso, dalla strada, dalle case dei cagliaritani (ma non per questo meno verificabile), troverà autorevolezza nelle pagine del nostro giornale. In questi giorni vorremo raccontare e raccontarci. Arricchendoci, con significativi contenuti per essere cittadini di Cagliari e del mondo. All’insegna della partecipazione: aspettiamo le tue, le nostre storie! Le storie di Casteddu e de is Casteddaiusu. Marcello Polastri


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