Una parte dei cagliaritani protesta ancora per il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti. Il porta a porta continua a non essere “digerito” da una parte della popolazione, e in alcune zone della città va avanti la “moda”, incivile, dell’abbandono dei sacchetti. Sul punto, durante l’incontro pubblico con i cittadini in piazza Giovanni, l’assessore comunale dell’Igiene del suolo Alessandro Guarracino è stato chiaro: “Non posso modificare molto, attualmente. Non avrei sicuramente mai iniziato il porta a porta senza prima avere attive tutti gli ecocentri comunali”. Sulla Tari, però, la svolta sembra essere vicina: “Adesso viene calcolata con un sistema iniquo, tarato sulla superficie delle abitazioni e, in parte, sui nuclei familiari. L’idea è quella di premiare chi procude meno rifiuti, una sorta di tariffa personale”. Come fare per concretizzare l’idea? “Attraverso le isole ecologiche, ma anche con una nuova tipologia di raccolta del porta a porta”. Su questo secondo aspetto Guarracino afferma che “siamo ancora in una fase prematura”. Tra i metodi per “modificare” le bollette Tari ci sarà anche quello dei conteggi delle “strisciate” delle tessere proprio nelle isole ecologiche.
L’assessore conferma ma ricorda che “il sistema principale rimane quello del porta a porta. Le isole sono un servizio supplementare ed esclusivo solo per alcune zone. A breve ne installeremo altre cinque in diversi punti della città”.