I danni sono ingenti, la rabbia è alle stelle “e non c’è spazio per le lacrime”. Alessio Galasso, 54enne di Capoterra, guarda con occhi smarriti la sua tabaccheria in via Schiavazzi, nel rione cagliaritano di Sant’Elia. Meglio, ciò che resta della sua attività commerciale. Il fuoco ha distrutto quasi tutto, e non è stato un cortocircuito. No, c’è la mano di un delinquente dietro l’incendio scoppiato nella notte: “I Vigili del fuoco hanno trovato un accendino e del liquido infiammabile, purtroppo il rogo è doloso”. E quel “purtroppo” non è principalmente legato ai danni, “ingenti, ma per fortuna sono assicurato”, quando per il gesto. Alessio Galasso gestisce la tabaccheria dal 2008, “ma prima è stata guidata da mia mamma. Siamo qui da trent’anni e non ho mai avuto problemi. Al massimo qualche screzio, ma di quelli che si risolvono il giorno dopo”. Insomma, il 54enne non ha nessun sospetto su chi possa aver messo fuoco al suo negozio, incastonato al piano terra delle lunghe e basse palazzine di Sant’Elia. È un volto molto noto nel rione, una fetta consistente dei residenti va da lui ogni giorno per comprare sigarette, acquistare un gratta e vinci o fare una giocata al lotto. Insieme a lui ci sono il padre e la sorella: una famiglia di lavoratori che, quotidianamente, macina chilometri per tirare su la serranda e guadagnarsi la pagnotta.
“Le sigarette sono da buttare, il fuoco le ha distrutte. Le fiamme non si sono fermate al distributore automatico e alla serranda, anche l’interno del locale è danneggiato”, prosegue Galasso. Gli agenti della polizia sono impegnati con le indagini, insieme ai pompieri sono arrivati, nel cuore della notte, anche gli specialisti della Scientifica, alla ricerca di elementi che possano portare ai delinquenti che hanno incendiato la tabaccheria: “Qualche tempo fa avevo anche subìto un furto”. Ma, a parte quell’episodio, nient’altro di serio da segnalare: “Purtroppo non ho messo le telecamere di sorveglianza”. La speranza è che, nelle vicinanze, ci sia qualche altro occhio elettronico che abbia immortalato l’attentato incendiario. Il presidente regionale dell’Associazione nazionale tabaccai, Massimo Farris, esprime la piena solidarietà al collega e stigmatizza quanto accaduto: “Come categoria siamo preoccupati per l’aumento della microcriminalità, e auspichiamo più controlli delle Forze dell’ordine”.