Cagliari, la protesta non ferma l’Asl: “240 uccelli già abbattuti a Monte Urpinu, andiamo avanti”

I cittadini furiosi e associazioni animaliste pronte a esposti e denunce non cambiano la sorte dei pavoni, oche, papere, anatre e cigni rimasti a Monte Urpinu. Mario Ignazio Lai: “Non comprendo quali siano le ragioni delle proteste”


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Resta sorpreso nel sapere che centinaia di cagliaritani hanno protestato, davanti ai cancelli di Monte Urpinu, contro gli abbattimenti degli uccelli: “Non comprendo quali siano le ragioni delle proteste”. Mario Ignazio Lai, direttore del servizio di sanità animale dell’Asl, va avanti dritto per la sua strada: “Abbiamo già abbattuto 240 uccelli a Monte Urpinu, andiamo avanti. Domani e nei prossimi giorni continueremo con gli incontri e le verifiche anche con gli altri enti e procederemo con i nuovi abbattimenti per contenere la diffusione dell’aviaria”. Un’altra soluzione non c’è e quella proposta dagli animalisti, “uccelli in isolamento come avvenuto a Campi Bisenzio”, non trova in sintonia Lai: “Non è andata così, alla fine gli animali malati sono stati abbattuti”.
Stesso destino per le oche, anatre, pavoni, papere e cigni di Monte Urpinu. E già domattina, stando a quanto trapela da ambienti vicinissimi alle associazioni animaliste e ambientaliste, potrebbe esserci un nuovo presidio di protesta.


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