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Cammina con lo sguardo sempre dritto, e sceglie il silenzio per quasi tutta via Sant’Efisio, Raffaele Onnis, l’Altern Nos dell’edizione 364 destinata ad entrare nei libri di storia per l’emergenza Coronavirus: “Sosteniamoci a vicenda”, sussurra, prima di entrare nella chiesetta “casa” del martire guerriero. Onnis, prima, in Comune, è stato insignito del Toson d’oro e della fascia tricolore dal sindaco, Paolo Truzzu: “Stiamo vivendo un momento particolare, tocca a me rappresentare il popolo in un momento appesantito dal distanziamento sociale”, spiega Onnis, il mio pensiero va a tutte le persone che soffrono e alle vittime del Coronavirus, oltre che a tutti quei lavoratori che stanno vivendo con l’incertezza del futuro”.
“Sento forte la responsabilità del ruolo che il sindaco ha voluto concedermi e dei tanti fedeli che mi hanno chiesto di rivolgere le loro preghiere a Sant’Efisio. Dobbiamo mettere da parte l’intolleranza, dobbiamo essere tutti quanti più generosi per superare questo momento straordinario e drammatico”.