Cagliari, la Pasqua di guerra di 20 caddozzoni: “Disperati e senza lavoro per colpa del Comune”

Nessuna risposta dall’amministrazione comunale alla lettera del legale al quale si sono rivolti decine di ambulanti. Tra loro c’è chi non lavora dalla scorsa estate. Stefano di Salvo: “Devo pagare anche debiti di 23 anni fa ma non ho più avuto la concessione”. Gigi Spina: “Sto cercando di arrangiarmi facendo qualche trasporto, ma non basta”. Mercoledì protesta in via Roma


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Le richieste di modifiche al regolamento delle aree pubbliche? Sono state spedite al Comune lo scorso 15 marzo, ma non è mai arrivata una risposta: “Le bollette di Tari o Imu vanno slegate dalla possibilità di avere lo spazio per vendere”. Ecco, in sintesi estrema, cosa hanno chiesto i venti caddozzoni di Cagliari rimasti senza lavoro dopo il giro di vite sulle concessioni fatto dagli uffici comunali. E, a ridosso della Pasqua, la parola che gira di bocca in bocca tra gli ambulanti è solo una: guerra. Mercoledì prossimo ci sarà una nuova protesta in via Roma, sotto il palazzo del Comune. Insieme ai titolari dei camion bar ci sarà l’avvocato Marcello Medici: “Il Comune, non rispondendo, sta trascurando i disagi di decine di lavoratori. Non c’è nulla di più urgente che aiutare chi lavora e paga le tasse. C’è un piano delle aree non approvato, graduatorie pubblicate a ridosso delle manifestazioni e richieste di pagamenti di tasse che non c’entrano nulla con l’attività lavorativa degli ambulanti”, afferma Medici: “Mercoledì protesteranno perchè vogliono che gli venga data la possibilità di ritornare quanto prima al lavoro”.

 

 

Già, il lavoro. Stefano Di Salvo non imbottisce più un panino da agosto: “Fermo da nove mesi, il Comune mi ha chiesto conto di debiti di 23 anni fa e non mi ha dato il bonus Covid. Grazie a un piano agevolato di rottamazione delle cartelle a giugno conoscerò tutti gli importi da pagare, intanto ho già dato 1600 euro. Non è bastato, il Comune non mi ha più dato nessuna concessione e, lo dico senza vergogna, sto facendo la fame. Proprio oggi sono tornato negli uffici comunali delle attività produttive, per loro sono ancora un fantasma”. È rimasto senza lavoro da una settimana, invece, Gigi Spina: “Mi sto arrangiando facendo qualche trasporto, ma non basta. Il suo camion bar è stato sigillato in piazza dei Centomila e, presto, dovrà anche pagare una multa di cinquemila euro.


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