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La tesi? “Sull’ironia socratica nell’eutidemo di Platone”. Mica robetta. Graziella Farina, 66enne nata a Senorbì, ha conquistato la laurea in Filosofia all’università di Cagliari. Dopo una vita trascorsa come impiegata alle Poste, ha voluto ottenere la coroncina d’alloro. E c’è riuscita: “108 su centodieci, ma va benissimo così. Mi sono laureata due anni fuori corso”, ma è davvero una minuzia, se paragonato al fatto che il titolo è arrivato in un momento della vita nel quale, molte persone, pensano solo a godersi il meritato riposo. Lei no: “Da ragazza mi sono iscritta in Farmacia, ma ho mollato quasi subito perché non mi interessava”. Di Platone e affini, invece, le è interessato così tanto che ha deciso di prendersi la laurea. Una vita normalissima, quella della Farina.
“Nel tempo libero frequento la ‘Piccola compagnia anonima teatro’, diretta dal grande Enrico Cardia, mi cimento come attrice non professionista”, confida sorridente, mentre riceve i complimenti di parenti e amici durante la serata di festa in un ristorante di viale Trento. “Ragazzi, studiate sempre. E, se proprio non volete andare all’università, leggete. Leggete, leggete tanto, perchè la lettura apre la mente”. Parola di neolaureata (a 66 anni) in Filosofia. (p.r.)