
L’intervento degli speleologi, coordinato dal giornalista e presidente di Sardegna Sotterranea Marcello Polastri, con al seguito le telecamere di due emittenti televisive, è stato sollecitato dai residenti della zona, fortemente preoccupati dalle lesioni riscontrate negli stabili adiacenti.
“Si evince che il tunnel, dopo una accurata verifica, ha assunto le sembianze di una vera bomba ecologica: zeppo di lastre di cemento e amianto, è invaso da rifiuti di ogni genere e non mancano, al suo interno, anche le armi abbandonate” afferma Polastri che ieri sera ha mostrato anche in tv, nel servizio andato in onda su canale 5 durante la trasmissione “Striscia la notizia”, i puntri deboli di questa colossale incompiuta.
A bloccare l’imponente progetto tra viale Sant’Avendrace e via Is Mirrionis, è stata la sentenza del Consiglio di Stato nel marzo 2011 che ha confermato la validità dei vincoli paesaggistici del ppr (equiparando l’importanza del paesaggio attorno al bene pubblico al bene stesso) e, come ormai sembra ammettere anche la società, imposto lo stop delle costruzioni a Tuvixeddu. ma, nei giorni scosri, si è aperto un nuovo fronte giudiziario su questa vicenda a favore della scoietà che si occupava di realizzare il parco.
“Nel frattempo, pero’, il tunnel continua a restare abbandonato. E, durante le pioggie di questi giorni, si allaga sempre più: le infiltrazioni di acque che penetrano nel terreno, fin sotto i palazzi della zona, impauriscono gli abitanti che sono i maggiormente penalizzati. Ne deriva una incredibile invasione di zanzare, ma anche di rane che la notte fanno un chiasso assordande, amplificato dal sottopasso esteso ben mezzo chilometro.
A fronte di questa incompiuta costata milioni di euro – conclude il Presidente di Sardegna Sotterranea Marcello Polastri – è necessario che, chi dovere, possa individuare gli eventuali responsabili di questo scempio e farne pagare i danni, in modo esemplare! “.