La badante principale doveva andare in ferie, lui non poteva prendersi cura dei genitori anziani e, leggendo un annuncio sul web, ha provato a dare fiducia a una donna nata a Domus de Maria ma residente a Quartu Sant’Elena, all’epoca dei fatti 66enne. Mai l’avesse fatto, verrebbe da dire, soprattutto dopo la sentenza pronunciata dal gup Michele Contini. Fabrizio Segarelli, ex soccorritore del 118 di 55 anni. Nella sua abitazione, infatti, era entrata una donna che, appena ne ha avuto l’occasione, l’ha accusato di violenza sessuale e minacce, trascinandolo davanti al giudice. La sentenza di assoluzione “perchè il fatto non sussiste” è stata pronunciata lo scorso cinque febbraio: “Sono uscito da un incubo, sono molto più rilassato dopo due anni e mezzo di ansie e paure, arrivate anche se sapevo di non avere mai compiuto nessun atto illegale”. L’uomo, assistito dagli avvocati Nicola Ondradu e Andrea Angioni, oggi respira a pieni polmoni: “In appena due giorni aveva causato danni ai miei genitori, facendoli cadere. Ecco perchè, al terzo giorno, avevo deciso di licenziarla. Penso che lei si sia voluta vendicare”, spiega Segarelli. Che, nel frattempo, ha già protocollato una denuncia, contro la badante, “per maltrattamenti nei confronti dei miei genitori”.
Una vicenda spinosa, quella dei presunti maltrattamenti, che deve ancora passare l’esame dei giudici. Intanto, però, nessuna violenza sessuale o minacce. La donna aveva messo nero su bianco che, il 14 agosto 2022, Fabrizio Segarelli l’avesse svegliata, in piena notte, proponendole con insistenza un rapporto sessuale dopo averle tappato la bocca e palpato il seno e che la stessa mattina, con lei pronta ad andarsene e a denunciarlo, l’avesse minacciata dopo la sua richiesta di essere pagata: “Non ti do un c…., ti dò quattro calci in c… Se racconti cosa è successo so io cosa fare perchè qui a San Michele siamo tutti delinquenti”. Accuse che, in primo grado, si sono rivelate infondate:” Assurde e infamanti, nel mio caso. Ho fatto il soccorritore per ventinove anni, ho sempre aiutato gli altri e mai compiuto violenze. Questo caso e anche altri simili, purtroppo, sono uno schiaffo per tutte le vere donne vittime di abusi”. Il legale di Segarelli, Nicola Ondradu, spiega che “alla luce del fascicolo delle indagini abbiamo optato per il rito abbreviato, condizionato all’ascolto di un testimone. È emerso che non ci fosse nessun elemento contro il mio cliente, abbiamo ripristinato la verità. Valuteremo, appena conosceremo le motivazioni dell’assoluzione, ogni ulteriore passo atto a tutelare il mio assistito”. L’allora 66enne, M.D., è tutelata dall’avvocato Pietro Alberto Ippolito. Nessun commento da parte del legale ma solo poche e chiare parole: “Prevediamo di fare ricorso in secondo grado, prima attendiamo la lettura delle motivazioni”.