Un Cagliari sontuoso e deciso perde all’ultimo minuto e con una sfortunatissima azione la possibilità di battere la Juventus. Finisce 2-2 alla Unipol Domus. Primo temo da incorniciare con due rigori segnati dai rossoblù: al trentesimo Bremer tocca con le mani il pallone nella sua area, Gaetano dal dischetto fa uno a zero. Dopo sei minuti il bis, sempre dagli undici metri, con un immenso Jerry Mina che spiazza l’estremo difensore juventino e fa esplodere di gioia e felicità tutto lo stadio. L’unica emozione la Juventus la regala prima del vantaggio cagliaritano, ma il tiro di Weah non impensierisce minimamente Scuffet che para sicuro. Il primo tempo finisce 2-0 per il Cagliari e nella ripresa Ranieri propone inizialmente un unico cambio, Prati per Sulemana, confermando il resto della squadra che ha fatto emozionare una Domus, ancora una volta, da tutto esaurito.
La Juve trova il gol col quale accorcia le distanze al minuto sessantadue con una punizione di Vlahovic che, nonostante non tiri dal suo lato preferito, riesce a beffare sul primo palo Scuffet. La rete non fa però addormentare il Cagliari, anzi: i rossoblù continuano a difendersi e ad avere fiammate in attacco. La sfortuna è però in agguato e il gol del 2-2 arriva al minuto ottantasette. Yildiz pennella un cross che sembra insidioso e cerca la testa di Vlahovic, Dessena tenta un disperato anticipo ma spinge clamorosamente la palla in fondo alla propria porta. Dopo sei minuti di extra time il triplice fischio finale: il sogno con la S maiuscola del Cagliari sfuma solo per un’autorete, con la Juventus è tantissimo. E, soprattutto, alla fine arriva un punto in più che smuove, in avanti, la classifica.