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Una fiammata improvvisa da uno dei comignoli della barca Grimaldi, appena salpata da Cagliari e diretta a Civitavecchia, ha fatto scattare l’allarme a bordo e portato il comandante a fare “indietro tutta” e riportare l’imbarcazione in porto. Paura tra i 93 passeggeri presenti, ma nessun ferito: una volta tornata a pochi centimetri dalla terraferma, attorno alla nave hanno iniziato a operare tre squadre di terra dei vigili del fuoco, due team di sommozzatori e un’unità navale. Stando a quanto comunicano dalla Capitaneria di porto, da dentro la nave non sono stati riscontrati problemi ai motori. Una volta tornata accanto alla terraferma, sono saliti a bordo tecnici ed esperti: dovranno essere loro a stilare una relazione, da spedire a Capitaneria e naturalmente alla stessa compagnia di navigazione, dopo un attento e minuzioso esame tecnico. Nella “pancia” della nave erano presenti anche decine di automobili e furgoni di varie ditte dirette nella Penisola.
Un forte odore di bruciato si è sprigionato dalla zona di via Roma arrivando, a causa del vento, sino a Sant’Avendrace. C’era chi pensava all’ennesimo rogo di rifiuti appiccato da qualche incivile, invece la realtà era totalmente diversa. Alla fine della visita e delle verifiche effettuate da un tecnico, e in piena sicurezza, dopo cinque ore, il traghetto è ripartito alla volta delle coste laziali. La Capitaneria di porto di Cagliari ha garantito un costante e preciso supporto sin dagli istanti successivi alla comparsa del fuoco e del fumo.