Cagliari scende in piazza per la pace in Ucraina e, ovviamente, per chiedere l’immediato stop alla guerra portata avanti dalla Russia. In duemila hanno sfilato da piazza Yenne a piazza Garibaldi: un trionfo di bandiere arcobaleno con la scritta “pace”, quelle della Cgil e degli altri sindacati promotori dell’iniziativa, tanti consiglieri comunali e regionali, associazioni e Onlus, normali cittadini e, naturalmente, loro, le tante donne ucraine arrivate molti anni fa dal paese dell’Est, preoccupate per la sorte del loro paese e dei loro cari: “L’Ucraina deve restare libera, fermate subito le bombe e i missili. Putin va bloccato”, questo lo slogan che più riecheggia nelle vie dello shopping.
E in tanti apostrofano il presidente russo come “dittatore”, temendo che la sua fame di conquista a suon di bombe e morti non si fermi alla nazione che ha, come capitale, Kiev. È il primo evento pubblico organizzato in città a sostegno della popolazione ucraina.