Cagliari, in campo per l’integrazione: Conti e Zedda con gli stranieri

Sono 200 i ragazzi stranieri, quasi tutti originari dell’Africa occidentale, che hanno preso parte alla competizione sportiva CPIAce giocare a calcio promossa dalla scuola per favorire occasioni di incontro e scambio oltre che per alimentare i sentimenti di amicizia e rispetto reciproco


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Tutti in campo per l’integrazione: l’ex capitano del Cagliari Daniele Conti, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e l’assessore allo Sport Yuri Marcialis premieranno i campioni dell’amicizia. Il prossimo 6 giugno, al Parco di Monte Claro di Cagliari, saliranno sul podio i finalisti del torneo organizzato dal Cpia – centro provinciale per l’istruzione degli adulti – Karalis 1 per una giornata di sport, festa e solidarietà.

Sono 200 i ragazzi stranieri, quasi tutti originari dell’Africa occidentale, che hanno preso parte alla competizione sportiva CPIAce giocare a calcio promossa dalla scuola per favorire occasioni di incontro e scambio oltre che per alimentare i sentimenti di amicizia e rispetto reciproco. Principi che assumono ancor più rilievo visto che tra i giocatori ci sono ben  170 minori non accompagnati, che grazie al Cpia stanno imparando l’Italiano e sono stati inseriti in un percorso scolastico per il conseguimento di un titolo di studio. 

Il torneo è patrocinato dal Comune di Cagliari e si concluderà con la cerimonia di premiazione prevista per le ore 18, quando ai vincitori verranno consegnate targhe, coppe e medaglie messe a disposizione dall’amministrazione comunale.

La scuola e lo sport come strumenti di riscatto e integrazione ma non solo: al termine delle partite ci sarà una sfilata in abiti tradizionali per rappresentare e far conoscere le nazionalità in campo

Quest’anno il Cpia Karalis 1 ha registrato bene 1160 iscritti stranieri inseriti nei corsi di alfabetizzazione d’Italiano e nei corsi per il conseguimento della Licenza Media, riuscendo a recuperare anche gli alunni totalmente privi di un’istruzione ossia coloro che non hanno frequentato la scuola neppure nel Paese d’origine. Un risultato determinante, ottenuto solo grazie alla grande esperienza e professionalità dei docenti del Cpia che, attraverso l’insegnamento della lingua, aiutano gli stranieri nel percorso di inserimento lavorativo e sociale.  


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