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Cagliari, il vescovo incontra gli immigrati: “Possono essere una risorsa,è importante accoglierli”
Arrigo Miglio, nel suo messaggio di Natale all’incontro con le varie comunità straniere, invita alla conoscenza: “Gli immigrati non sono solo numeri, devono diventare nostri fratelli e capire che c’è un po’ di posto anche per loro”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA
È Natale 2018 e, come da qualche anno a questa parte, il vescovo incontra le comunità straniere. L’appuntamento classico a poche ore dal giorno più “magico” dell’anno è nell’Aula magna del seminario. E lui, Arrigo Miglio, invita alla conoscenza e a dialogo: “Nei racconti della nascita di Gesù c’è una frase sintomatica, ‘non c’era posto per loro’. Dobbiamo fare in modo che nessuno possa dire ‘non c’è posto per me’, gli immigrati possono diventare una risorsa, la prima condizione è l’accoglienza, il conoscerli guardandoli in faccia, non solo soltanto dei numeri ma persone con, a volte, una storia drammatica. Devono diventare nostri fratelli e sorelle che possono capire che c’è un po’ di posto anche per loro”, osserva Miglio.
E per chi, ancora, sposa invece la tesi opposta? “Bisogna ascoltare chi non la pensa così, ma senza una contrapposizione di ideologie. L’accoglienza non può essere fatta con improvvisazione, magari frutto di generosità, ma con situazioni concrete. Le voci critiche sull’accoglienza”, osserva il capo della chiesa sarda, “ci devono aiutare a lavorare sulla concretezza e con i piedi per terra”. Un modo per dire che, sul sistema dell’accoglienza degli stranieri, bisogna operare in modo più strutturato? “Sì, anche perché, man mano che l’accoglienza si prolunga nel tempo non ci sono più solo emergenze immediate, ma si deve pensare alla vita quotidiana, ecco perché è importante il dialogo con chi ha posizioni differenti su questo problema. Il problema migranti non riguarda solo noi o l’Italia, a Natale e sempre non possiamo dimenticare i paesi di partenza”. E il messaggio di speranza di Miglio si conclude con un invito, ancora una volta, rivolto a tutti gli esseri umani: “Teniamo lo sguardo aperto sulle povertà del mondo e sui paesi più poveri, in un mondo globalizzato ciò che accade nei loro paesi interessa anche noi”.