E due. Un altro cittadino caduto nel maledetto “rione dei crolli” dietro piazza D’Armi, a Cagliari, e finito all’ospedale con una clavicola fratturata. Luciano Pusceddu, 66anni, storico titolare del market del quartiere e grande appassionato di ciclismo, ieri pomeriggio è caduto mentre stava rientrando a casa: “La ruota anteriore della bici si è infilata in una crepa in via Marengo”, racconta l’uomo, direttamente dall’ospedale. “Sono caduto, all’inizio non ho sentito nessuno dolore ma, col passare delle ore, sono stato costretto ad andare al pronto soccorso. Mi hanno diagnosticato una frattura alla clavicola sinistra e non so per quanto tempo dovrò tenere il braccio ingessato”. Una caduta che, a livello di rabbia, vale doppio per Pusceddu, che è un esperto ciclista. “Chiederò i danni al Comune, se c’è il tanto per poterlo fare. Quella crepa non l’ho fatta certo io. Per chissà quanti giorni potrò aiutare solo parzialmente mia moglie a mandare avanti il market”. E, infatti, il sessantaseienne ha dovuto chiedere aiuto ad una vicina per farsi accompagnare all’ospedale, proprio perché la moglie non poteva abbassare la serranda del negozio.
Si tratta della seconda caduta con tanto di frattura avvenuta in pochi giorni nel rione. Pochi giorni fa Antonietta Usai è inciampata in un cartello di stop “provvisorio” da quasi quattro anni, e anche lei è rimasta fratturata. E solo dopo l’articolo di Casteddu Online sono comparsi gli operai comunali per fissare, col cemento, il palo e il cartello al marciapiede: “Bisogna attendere che la gente si fratturi prima che il Comune metta definitivamente in sicurezza il rione?”, chiede, polemica, la presidente del comitato di quartiere, Patrizia Tramaloni. “A giugno, in via Castelfidardo, nel tratto delle incompiute, una donna è caduta nel marciapiede e si è fratturata il femore. Ha fatto un mese di ospedale, poi l’intervento chirurgico. La riabilitazione è ancora in corso ma non è più autonoma e ha bisogno di supporto. Anche lei denuncerà il Comune, con assistenza legale, per la richiesta di risarcimento danni”.