Cagliari, il giocattolo di Maran si è inceppato: difesa colabrodo e una sola vittoria in sei gare, è allarme rosso

Sono sette partite di fila che il Cagliari subisce almeno due reti: la difesa di Maran è letteralmente un colabrodo, allo Juventus Stadium si è rischiata l’imbarcata. Una linea difensiva che fa acqua ma anche un gioco diventato di colpo rinunciatario, quello di Maran: perchè non giocarsela a viso aperto, se sei in lotta per l’Europa, e stare 90 minuti dentro la tua metà campo?


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Diciamolo subito: il bellissimo giocattolo del Cagliari d’autunno che volava in zona Champions League sembra essersi rotto o perlomeno inceppato. Ma non da oggi, dal 4-0 subito in casa di una Juventus dove il gioco di Sarri è stato strepitoso. Ma da almeno sei partite, nelle quali è arrivata solo una vittoria, quella rocambolesca 4-3 contro la Sampdoria di Ranieri, in cui i rossoblù stavano perdendo 3-1. Si è inceppato il Cagliari da quella maledetta partita di Lecce, da quel 2-2 che ha rotto gli equilibri psicologici di una squadra che stava volando. Da quella rissa tra Olsen e Lapadula. Sono sette partite di fila che il Cagliari subisce almeno due reti: la difesa di Maran è letteralmente un colabrodo, allo Juventus Stadium si è rischiata l’imbarcata. Una linea difensiva che fa acqua ma anche un gioco diventato di colpo rinunciatario, quello di Maran: perchè non giocarsela a viso aperto, se sei in lotta per l’Europa, e stare 90 minuti dentro la tua metà campo? Dove è finita la brillantezza, dove è finito l’entusiasmo? Oggi c’era Olsen in porta, e ha evitato un tracollo maggiore. Manca quell’aggressività che aveva caratterizzato l’inizio della stagione, persino il numero degli ammoniti lo dimostra. E la difesa è veramente un incubo.

Certo, non si poteva pensare a una squadra che andasse tutto l’anno a mille all’ora. Ma se aggiungiamo che questa è la terza sconfitta di fila, la seconda prova incolore dopo quella di Udine. Se aggiungiamo che anche il pareggio di Sassuolo era stato fortunoso arrivato con un guizzo del grande Ragatzu, sono i numeri in maniera impietosa a dire che il Cagliari si è letteralmente fermato a Lecce. Non tutto è perduto, ma bisogna ripartire subito. Vincendo sabato prossimo contro il Milan di Ibrahimovic. Con uno spirito diverso, perchè i tifosi perdonano sicuramente la sconfitta di oggi ma vogliono rivedere il vero Cagliari. Quello che per il centenario deve combattere su ogni pallone. Poi si può vincere o perdere, ma sempre a testa alta. L’allarme rosso (blu) è scattato, ora bisogna rimediare. Siamo ancora sesti, bisogna rialzare subito la testa.

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