Cagliari, il dramma dei 74 lavoratori licenziati da Conad: “Non sappiamo che ne sarà di noi”

Le cassiere e gli addetti ai vari reparti del supermercato fallito nella Città Mercato deserta sono sempre più disperati: “Situazione da incubo”. I sindacati hanno incontrato l’assessora regionale del Lavoro, Desirè Manca: “Convocherà Conad e la proprietà del centro commerciale per costituire un tavolo di crisi e cercare imprese disposte a riassumerli”


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Il crac porta la data di ieri, con la comunicazione ufficiale spedita a sindacati, Aspal e assessorato regionale del Lavoro. Dura meno di un anno il sogno di Conad di tenere botta in una Città Mercato di Pirri deserta, senza un solo negozio aperto. Settantaquattro licenziamenti: le cassiere e gli addetti ai vari reparti del supermercato hanno visto sin dai primi giorni pochissimi clienti rispetto alle attese. Serviva almeno il quadruplo degli ingressi giornalieri e carrelli mediamente pieni per non finire gambe all’aria. E invece, confermati i numeri drammatici: duecentomila euro di perdite ogni mese. Impossibile reggere, e buonanotte al progetto milionario di trasformazione della struttura incastonata tra i binari della metropolitana leggera e il parco di Terramaini nel più grosso centro commerciale di tutta la Sardegna, con migliaia di parcheggi e tantissimi negozi. Corsie e scaffali saranno svuotati entro l’estate, il fallimento è già stato ufficializzato e non si può sperare in nessun cambio di rotta. E allora, come per tante altre vertenze, si va a bussare alle porte del potere.
I rappresentanti sindacali di Filcams Cgil, Nella Milazzo, Fisascat Cisl, Giuseppe Atzori, e UilTucs, Cristiano Ardau, hanno incontrato l’assessora regionale del Lavoro, Desirè Manca. Sotto i suoi uffici, che per un pazzesco scherzo del destino si trovano attaccati al complesso, molto più florido e solido, della Città Mercato di Santa Gilla, che include anche un Conad, hanno atteso di sapere quali novità potessero arrivare i lavoratori: “Desirè Manca convocherà le due aziende per il 25 luglio insieme alle associazioni datoriali e noi sindacalisti”, spiega Nella Milazzo. “L’obbiettivo è quello di costruire un tavolo di crisi per arrivare a politiche attive di ricollocazione, sollecitando le imprese a partecipare. Ci sono tante altre aperture in Sardegna e bisognerà tentare di spiegare a chi ha un’impresa che ha anche una responsabilità sociale e può, quindi, garantire una nuova occupazione ai lavoratori del Conad della Città Mercato di Pirri”. Le prossime settimane, insomma, saranno decisive per il futuro di decine di famiglie sarde. 


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