
I parcheggi a Cagliari, in via Scano, cambiano colore. Almeno, una parte: quella davanti alla chiesa di Monte Urpinu. Da bianco a blu, cioè da gratis a pagamento. Le colonnine sono pronte ad emettere i ticket, l’attivazione è prevista tra qualche giorno. Ma, nel frattempo, si accende la polemica politica. Ad innescarla è Pierluigi Mannino, consigliere comunale di FdI: “Delle pesanti eredità. Se il blu avanza c’è un motivo”, scrive su Facebook, pubblicando la delibera adottata, ad aprile 2019, dall’ormai ex Giunta Zedda. Mannino, tra i commenti, attacca la scelta fatta dal sindaco oggi consigliere regionale. Quello citato dall’esponente meloniano, però, è solo uno step “nuovo” rispetto a un provvedimento che risale al Duemila. Cioè, quando il Comune e la società Parcheggi Urbani stipulano un accordo: il privato gestisce attualmente i parcheggi multipiano di via Amat e viale Regina Elena e la sosta di superficie delle zone limitrofe.
Ma la stessa società ha sollevato nel corso degli anni alcune criticità sul contratto, dovute alla successiva introduzione di imposte inizialmente non previste (Ici, Imu e Cosap). Si è cioè lamentata di essere stata costretta a pagare più di quanto le spettasse in base agli accordi stipulati. Ci sono stati tanti incontri, sino a quando si è giunti a un accordo. Per “riequilibrare finanziariamente” tutta la vicenda, la giunta ha istituito 259 stalli a pagamento da assegnare in concessione alla Parcheggi Urbani. Quindi, ricapitolando: decisione di Zedda su provvedimento del 2000. E non c’è solo via Scano: 59 stalli blu in via Carboni Boi, 53 in via Cugia, 43 in via Tuveri e trentasei tra via Campidano e via Pirastu.