Cagliari, ha un malore fatale al volante a Is Mirrionis: addio al bancario Franco Sanna

Aveva 67 anni, lascia la moglie e un figlio. Con la sua Fiat Punto è andato a schiantarsi contro un’auto parcheggiata in via Montevecchio. Molto conosciuto per avere lavorato in varie filiali del Banco di Sardegna, era andato in pensione da meno di un anno: dolore e sgomento nel capoluogo sardo e a Carloforte


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Ha avuto un malore improvviso mentre si trovata al volante della sua Fiat Punto grigia ed è andato a schiantarsi contro un’auto in sosta in via Montevecchio a Cagliari. Franco Sanna, 67 anni (ne avrebbe compiuto sessantotto il prossimo trentuno agosto), è morto tra le braccia dei soccorritori del 118, che non hanno potuto fare nient’altro che constatare il decesso dell’uomo. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia della polizia Locale. Sanna era molto conosciuto a Cagliari, visto che per una vita ha lavorato come bancario al Banco di Sardegna, andando a lavorare in diverse filiali cittadine. Lascia la moglie, Loredana Biggio, e un figlio, Federico. La notizia della sua tragica scomparsa ha presto raggiunto sia i suoi cari sia chi lo conosceva: Sanna, in pensione da circa un anno, viene descritto come una “persona splendida, sia sul posto di lavoro che nella vita di tutti i giorni”. Dopo tutti i rilievi e verifiche cliniche e mediche del caso, la salma è stata restituita alla famiglia per le esequie. Sono già numerosi i commenti di cordoglio, soprattutto sui social. Sanna era anche conosciuto a Carloforte, paese di origine della moglie.

 

 

 

 

“Eri il mio cuginetto, il mio fratellino, la mia famiglia. Tutta la vita insieme, memoria storica di tutti noi, generoso, sorridente, sempre pronto ad aiutare gli altri. Non riesco ancora a credere di non potermi rifugiare nei tuoi abbracci, nei tuoi consigli, nel tuo affetto sempre forte”, così una delle cugine di Franco Sanna, Maristella Copula, che ha pubblicato un ricordo con tanto di foto su Facebook. “Mi mancherai tantissimo, ogni giorno. Riposa in pace Franco, Dio ti ha già accolto tra le sue braccia perché hai amato il prossimo tuo come te stesso. E non è mai facile farlo, tranne che per te”.


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