Cagliari, gli specchietti per allodole a Natale e le promesse di Natale mentre la città comunque soffre

“Sugli organi di informazione come sui Bollettini e sui Siti istituzionali di Comune e Regione c’è la ” Saga” delle promesse e degli impegni, nascono come funghi, guarda 
caso tutti a fine anno…”


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Sugli organi di informazione come sui Bollettini e sui Siti istituzionali di Comune e Regione c’è
la ” Saga” delle promesse e degli impegni, nascono come funghi, guarda
caso tutti a fine anno.Sembra di assistere ad uno spettacolo
pirotecnico, a chi può spararli più grossi e più belli, nel tentativo
di incantare chi li segue, talvolta increduli o con un sorriso tra le
labbra, appena accennato, ironico direi, pensando al domani, al
futuro. Per sperare di avere ciò che ci manca, ciascuno di noi fa il
proprio inventario, i conti non tornano mai. Il nostro Comune, il
Comune di Cagliari, lasciamo da parte la Città Metropolitana che è
altra cosa, Cagliari, la nostra Città soffre e stenta ad essere
accettabile. Non sono le strade rifatte a nuovo che danno da vivere,
anzi ci stanno rendendo l’esistenza più complicata, non solo per via
della raccolta dei rifiuti e delle pedonalizzazioni, dei tavolini un
po’ dappertutto, nelle strade e nelle piazze, mentre scompaiono tutti
i servizi primari, specie quelli che attengono la salute. Meno male
che c’è l’acqua, le fogne, la luce, il gas, abbiamo tutti il cellulare
come pronto soccorso. Ma non scoraggiamoci, arriva Natale, ci sono le
luminarie, naturalmente dove ci sono, in certe vie del Centro c’è
anche buio, quasi non ti vedi con il vicino. Non preoccupiamoci,
comunque : da ultimo arrivano le piste ciclabili in Via Garibaldi, in
Via Manno, nel Corso fino a via Caprera. Non oltre : c’è ” mommoti”,
il coprifuoco, la paura. E, sì, le luminarie e la strada rifatta, solo
fino a Portico Palabanda, dove i nostri antenati, rivoluzionari che
facevano sul serio sopratutto stanchi delle angherie, avevano eretto
le forche oppure da lì, come da Piazza Yenne facevano iniziare la
mitica ” sa ‘retonera” verso le acque del Porto..Siamo a fine anno,
oltre Natale ci attendono le elezioni regionali, le proposte e le
promesse si sprecano. Specchietti per le allodole. Ma gli elettori
credo non abbiano l’anello al naso.
Marcello Roberto Marchi


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