Un piatto di gnocchetti al sugo caldi o una pizza, una bottiglia d’acqua o una bibita gassata. Va avanti, anche nel pieno dell’emergenza Coronavirus, il grande lavoro dei volontari delle associazioni che aiutano i poveri. Con le città semideserte, le emergenze ci sono sempre. Tra Cagliari e Selargius, per esempio, il gruppo degli “Amici della strada Sardegna” (realtà fondata da un nutrito gruppo di volontari capeggiati da Roberto Carrus) in poco più di due mesi sono riusciti a creare un’importante rete di contatti solidali. Ristoranti, pizzerie e semplici locali: in molti, ormai, donano cibo al gruppo di “angeli” che, ogni notte, portano un po’ di conforto e un pasto caldo ai senzatetto: “Tra Cagliari e Selargius aiutiamo circa una ventina di persone che vivono in strada , tra loro ci sono anche alcuni giovani che non superano i 25-30 anni” spiega Carrus, “in questo periodo di emergenza da Coronavirus essere presenti e aiutarli diventa fondamentale. Tutti i cittadini, o quasi, non escono quasi mai di casa e per i poveri diventa difficile poter ricevere qualcosa”. E così, dalle 19:30 all’una di notte circa, i 33 volontari operativi girano per le vie di Cagliari e Selargius, distribuendo viveri.
Non solo cibo: “Nel nostro gruppo continuano ad esserci anche infermieri e psicologi, figure esperte e capaci di poter aiutare gli ultimi in caso di necessità”, ricorda il 63enne, “ringraziamo davvero tutti quelli che ci stanno dando una mano donando cibarie in questi giorni difficili. Noi ci siamo aiutare gli ultimi è la nostra missione”.