Cagliari, giornata del Braille: l’alfabeto che aiuta milioni di ciechi

La decima giornata nazionale del braille: l’evento si è svolto questa mattina in via Università a Cagliari. Guardate la VIDEO INTERVISTA


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Nella Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria di Cagliari, Via Università n. 32, a Cagliari, si è svolta la X Giornata Nazionale del Braille. 

Hanno introdotto i lavori Raimondo Piras, Presidente del Consiglio Regionale sardo dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS e dell’Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione per la Sardegna Onlus e Donatella Rita Petretto, delegata del Rettore Università degli Studi di Cagliari. Sono intervenuti Massimo Vita, Vice Presidente nazionale IRIFOR (istituto di Ricerca e Formazione e Riabilitazione di Roma), Marco Condidorio, Responsabile del Settore Istruzione della Direzione Nazionale Unione Nazionale Ciechi e ipovedenti di Roma. L’Assessore alla Politiche Sociali del Come di Cagliari, Ferdinando Secchi, ha portato i saluti del Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Il Presidente della Regione ha mandato un messaggio per augurare la buona riuscita dei lavori. Il Presidente di CTM S.p.A., Roberto Murru, ha presentato in anteprima della prossima release di Busfinder che prevederà nuove funzionalità pensate appositamente per i non vedenti. 

L’EVENTO. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus Consiglio Regionale per la Sardegna (UICI), con la collaborazione  dell’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione Onlus per la Sardegna (Irifor Sardegna) e del Servizio di Inclusione e Apprendimento (SIA) dell’Università degli Studi di Cagliari  ha celebrato questa mattina la X giornata del braille.

La commemorazione fissata per il 21 Febbraio di ogni  anno è istituita dalla legge 3 agosto 2007, n. 126. Louis Braille inventore dell’omonimo alfabeto, diventato cieco all’età di tre anni, ha dedicato tutta la sua vita a trovare ed elaborare  un metodo  di lettura e scrittura che ha consentito a chi non vede l’accesso alla cultura,  dandogli la stessa dignità e gli stessi strumenti della persona vedente  Dopo  più di duecento anni dalla sua invenzione, il “braille” ancora oggi  è l’emblema  nella  base culturale del cieco,  sia nella scrittura  che  nella lettura come anche, nell’interpretazione della segnografia musicale e della matematica. Il sistema è stato adattato ad innumerevoli lingue, e oggi i non vedenti  ringraziamo “l’uomo  che, dando  gli occhi alle mani  ha regalato al cieco  le chiavi della conoscenza ”.

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