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Doppio appuntamento in Sardegna con Gino Paoli e Danilo Rea, che faranno tappa con “Due come noi che…” giovedì 19 aprile, alle ore 21, al Nuovo Teatro Comunale di Sassari (Piazzale Cappuccini), e venerdì 20 aprile, sempre alle 21, all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari (Piazza Ennio Porrino).
Un sodalizio artistico, quello tra Paoli e Rea, che è ormai una certezza e che si traduce in un concerto unico in cui il repertorio varia di serata in serata, veleggiando nel mare dell’improvvisazione grazie alle esperte mani di Rea al pianoforte e al desiderio di ricerca musicale che da sempre accompagna i due artisti.
Una scaletta aperta che si rinnova di serata in serata, spaziando tra grandi classici internazionali (come Non andare via, traduzione italiana di Ne me quitte pas), indimenticabili successi di Paoli (Il cielo in una stanza, La gatta, e tanti altri ancora), chicche di cantautori genovesi amici di una vita (De André, Umberto Bindi, Tenco, Bruno Lauzi) e omaggi alla musica napoletana e a quella francese.
Oltre ai numerosi impegni live, la “coppia di fatto della musica italiana” – come Gino e Danilo si definiscono con ironia – sempre alla ricerca di nuovi stimoli e sperimentazioni musicali, ha anche prodotto tre fortunati dischi: “Due come noi che…” (2012), “Napoli con amore” (2013) e “3” (2017), dedicato ai capolavori della musica francese.
Gli eventi sono organizzati, a Sassari dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz con il patrocinio del Comune, mentre a Cagliari da SEM Organizzazione per la rassegna “Pop a Impatto Zero – Festival Internazionale Musica e Spettacoli 2018”. I biglietti per i concerti si possono acquistabili nelle prevendite abituali e online su Box Office Sardegna e Boxol.
Gino Paoli, uno dei cantautori che ha scritto alcune tra le più belle pagine della musica italiana. L’autore di “Senza fine”, “Sapore di sale”, “La gatta”. Originario di Monfalcone, è a Genova, dove si è trasferito da bambino, che Gino Paoli – dopo aver fatto il facchino, il grafico pubblicitario e il pittore – debutta come cantante da balera, per poi formare una band musicale con gli amici Luigi Tenco e Bruno Lauzi. Quando la gloriosa casa discografica Ricordi, che aveva tenuto a battesimo Bellini e Donizetti, Verdi e Puccini, decise di estendere la propria attività alla musica leggera, scritturò questo cantante dalla strana voce miagolante oggi riconosciuto come uno dei più grandi rappresentanti della musica leggera italiana degli anni sessanta e settanta. Ha scritto e interpretato brani quali “Il cielo in una stanza”, “La gatta”, “Senza fine”, “Sapore di sale”, “Una lunga storia d’amore”, “Quattro amici”; ha partecipato a numerose edizioni del Festival di Sanremo; ha collaborato con numerosi colleghi alla realizzazione di album e di singoli di successo; ha composto musiche per colonne sonore di film.
Danilo Rea riesce ad attirare l’attenzione degli ascoltatori soprattutto grazie alla grande versatilità e all’apertura musicale. Dopo gli studi di pianoforte classico al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e l’esperienza come musicista nel mondo del progressive rock, Danilo debutta nel mondo del jazz con il “Trio di Roma” nel 1975, raggiungendo la notorietà internazionale. La sua musica è ricca di sorprendenti momenti di improvvisazione di grande lirismo che gli sono valsi l’accostamento al grande Keith Jarrett. Tuttavia, a differenza della star americana, Rea trae la propria ispirazione dalla tradizione musicale della sua terra di origine, dai classici e dal pop italiano, piuttosto che dal “Great American Songbook”. E quindi non sorprende che in Italia sia considerato come il grande poeta tra i musicisti di jazz e che sia diventato famoso suonando con molti cantautori e cantanti italiani e collaborando con alcuni tra i più grandi jazzisti statunitensi come Chet Baker, Lee Konitz, John Scofield, Joe Lovano. Nel 2006 è stato protagonista di un concerto indimenticabile al Guggenheim Museum di New York. Successivamente con “Concerto per Peggy”, in occasione del 60° anniversario della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, ha omaggiato la celebre collezionista con un recital pianistico che commemora e attraversa la musica classica americana della prima metà del secolo scorso. Recenti le esibizioni con il pianista Bruno Canino a Napoli in cui Rea ha improvvisato temi di musica classica e la performance con l’Orchestra Sinfonietta di Roma. A ottobre 2015 ha pubblicato “Something in our way” (Warner Music Italy), il lavoro in piano solo dedicato alle pagine più belle del repertorio musicale dei Beatles e dei Rolling Stones.