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“Leggo con orrore la nota stampa della ASL di Cagliari a seguito della riunione avvenuta alla presenza dell’assessore”. Così Francesca Ziccheddu presidente dell’associazione dei genitori di Oncoematologia pediatrica, commenta le dichiarazioni dell’assessore regionale alla salute Doria. “La nota termina rassicurando le mamme dei piccoli pazienti che la notizia divulgata da loro stesse, che hanno i bambini a casa, con questo caldo soffocante, in attesa di rimuovere il catetere che potrebbe provocare delle infezioni, è falsa e che noi genitori di conseguenza saremmo dei bugiardi”, scrive la Ziccheddu.
“Dunque gli anestesisti della ASL hanno fatto un esposto per niente, non avevano nessun motivo? Il primario dottor Bianciardi si è dimesso per niente? (Stima e solidarietà assoluta per i professionisti che suppliscono alle falle di questa disorganizzazione con grande serietà e senso di responsabilità).
Ci saremmo aspettati una riunione seria dove si affrontasse una volta per tutte l’organizzazione di un meccanismo che non è “che si inceppa” come dice l’assessore, ma è un meccanismo che non gira e non potrà mai funzionare perché manca dei pezzi essenziali per farlo. Manca dei professionisti pediatrici con formazione certificata necessari per la cura dei nostri piccoli pazienti che affrontano una malattia complessa non cronica, dove tutto è in emergenza. Per questo le rimozioni dei cateteri vengono sempre in coda rispetto agli esordi di malattia, ad uno shock o ad un catetere che si sfila.
Oggi sono andati semplicemente a caccia di responsabili, quando gli unici responsabili sono i consiglieri regionali che hanno votato lo scorporo del Microcitemico dal Brotzu senza nessuna riprogrammazione, privandolo della rete assistenziale pediatrica necessaria al buon funzionamento. Il centro trapianti chiuderà con l’audit di settembre in queste condizioni.
Chiaro che adesso le procedure verranno fatte. Ma questo è il prezzo da pagare quando si denuncia un problema da risolvere: che noi ne usciamo da bugiardi”. La Ziccheddu pubblica anche le chat dei genitori che lamentano i tempi lunghi per le cure.
All’esito della riunione avvenuta oggi alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità, dei Direttori Generali della ASL n. 8 di Cagliari e dell’Arnas Brotzu e dei professionisti competenti in materia, si è rilevato che nessuna richiesta é stata comunicata dalle strutture della Asl di Cagliari e del Brotzu dal 23 di giugno a ieri, salvo alcune richieste inviate questa mattina. Ad oggi i percorsi assistenziali pattuiti dalle due Aziende sanitarie stanno garantendo l’erogazione delle prestazioni senza alcuna interruzione.
Nella giornata odierna l’Assessore ha impartito indicazioni circa la semplificazione delle procedure di prenotazione delle prestazioni che l’ARNAS Brotzu eroga alla Asl di Cagliari, al fine di renderle più snelle e semplificate.
La Direzione della Asl di Cagliari raccoglie le preoccupazioni della rappresentante dell’Associazione dei genitori dei bambini di oncoematologia pediatrica che riferisce alla stampa notizie errate, in quanto – come affermato dalla stessa dottoressa Rosamaria Mura, Direttrice dalla Struttura Complessa di Oncoematologia Pediatrica del PO Microcitemico – “non risulta in alcun modo che che vi siano bambini in attesa da mesi e neanche da un giorno”.
Pertanto, si rassicurano le mamme dei piccoli pazienti che la notizia divulgata a mezzo stampa é falsa e che il Servizio sta procedendo con le consuete attività assistenziali.
Si coglie l’occasione per ringraziare tutti gli operatori del presidio per l’impegno profuso.
Il caso arriva in Parlamento. “Da mesi denunciamo la grave situazione dell’ospedale Microcitemico di Cagliari senza che i responsabili di questo disastro facciano niente per garantire cure adeguate ai piccoli pazienti”, scrive la deputata Francesca Ghirra, “da mesi assistiamo alle lotte e al grido disperato dei genitori, che chiedono che venga riconosciuto il sacrosanto diritto alla salute dei propri bambini.
In questo scenario drammatico non solo la Regione non interviene per garantire le cure, ma addirittura, con un cinismo e un disprezzo intollerabili, arriva a smentire i genitori dei bimbi malati e i mezzi di informazione, accusandoli di aver divulgato notizie false e dicendo che “non risulta in alcun modo che vi siano bambini in attesa da mesi e neanche da un giorno”.
Quanto scrive Francesca Ziccheddu, presidente dell’associazione dei genitori di oncoematologia pediatrica, non lascia spazio a fraintendimenti. L’incapacità e l’arroganza di questa giunta di spregiudicati e irresponsabili sono davvero agghiaccianti”.