Cagliari, fratelli calabresi uccisi a Dolianova: 20 anni di carcere confermati per Joselito e Michael Marras

Vent’anni a testa per avere ucciso Davide e Massimiliano Mirabello, nel 2020, nelle campagne del paese. Il giudice conferma tutto, niente sconti: due anni e otto mesi, per favoreggiamento, anche a Stefano Mura.


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Tutto confermato. Joselito e Micheal Marras, padre e figlio di 53 e ventotto anni, per la giustizia sono gli assassini di Davide e Massimiliano Mirabello, i fratelli calabresi barbaramente uccisi a Dolianova il nove febbraio 2020. Il giudice Paolo Costa non ha avuto dubbi e ha confermato in pieno le condanne già inflitte in primo grado: 20 anni al padre e al figlio più altri cinque anni di sorveglianza speciale. Due anni e otto mesi a Stefano Mura, il 43enne accusato di favoreggiamento. Prima della lettura della sentenza, Michael Marras ha consegnato un foglio dove ha scritto che si dissociava dall’omicidio, mentre Joselito ha ammesso l’uccisione dei fratelli, ma per legittima difesa. Due mosse che non gli hanno evitato la conferma del carcere. Ora, eventualmente, potrebbe esserci solo il ricorso in Cassazione.
Presenti in aula, nel tribunale di Cagliari, anche le sorelle degli allevatori, che hanno pianto dopo la lettura della sentenza di secondo grado. I corpi dei Mirabello erano stati trovati nelle campagne di Dolianova dopo giorni di ricerche, e le successive indagini delle Forze dell’ordine hanno permesso di arrivare agli assassini. Soddisfatto l’avvocato delle sorelle delle vittime, Gianfranco Piscitelli: “Ma non totalmente, non lo sono mai quando ci sono sentenze di condanna per morti, sono contrario alle sofferenze. So per certo che Michael, anche se si è dissociato, ha partecipato attivamente al duplice omicidio perchè ha vissuto in un ambiente criminale”.


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