Cagliari, follia al Poetto: “Insultato e minacciato per un parcheggio a Marina Piccola”

La denuncia di Antonio Meloni: “Un signore, dopo avermi fregato il parcheggio nello sterrato, si è avvicinato alla mia auto e mi ha ricoperto di parolacce e minacce. Se non me ne fossi andato, chissà come sarebbe finita. Ormai viviamo in una giungla”. LEGGETE l’assurda storia. Anche a voi è capitato qualcosa di simile?


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di Paolo Rapeanu

Ha raggiunto con la sua Fiat Panda il maxi sterrato prima di Marina Piccola, confidando in una serena giornata di mare. Ma, alla fine, la spiaggia e l’acqua salata gli sono andati di traverso. Antonio Meloni, 38enne di Dolianova, racconta la sua mattinata di “follia” a Cagliari Online. Il primo luglio, nella prima domenica di vera estate. “Sono arrivato verso le dieci del mattino, i soliti parcheggiatori abusivi stranieri mi hanno fatto attendere dieci minuti buoni prima di parcheggiare. Appena si è liberato un posto stavo andando ad occuparlo, ma un’altra macchina mi ha superato. Alla guida c’era una donna di circa 50 anni, affianco a lei un signore più anziano e, seduta dietro, una bambina. Ho fatto presente che c’ero prima io, ed è iniziata la follia”.

Cioè? “Il signore è sceso e, utilizzando lo slang cagliaritano tipico dei buzzurri, mi ha preso a parolacce, dicendomi che non dovevo ‘rompergli i cog*****’, semplicemente perché avevo fatto notare loro che c’ero prima io. La signora, “una cafona”, ha aggiunto che “non dovevo rovinarle la prima giornata di mare”. Stando sempre al racconto di Meloni, gli stessi parcheggiatori sarebbero intervenuti, dicendogli che “quello non ci sta con la testa, lascialo perdere. Sono andato via, non volevo correre il rischio che la situazione potesse peggiorare. La cosa più assurda è che con loro c’era anche una bambina che avrà avuto massimo dieci anni e che sta ricevendo un’educazione decisamente pessima”.


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