
Un primo round, i tredici tassisti che erano stati espulsi per un mese dalla cooperativa di Cagliari della 4 Mori, l’hanno vinto, in tribunale. Il giudice Nicola Caschili ha annullato la loro esclusione, bocciando totalmente la scelta fatta dai vertici della coop. A ottobre, infatti, dopo aver verificato che non avevano fatto un numero sufficiente di corse nei mesi precedenti, erano partite le epurazioni. Una situazione che aveva portato i cittadini, ma anche i turisti, a dover incrociare le dita ogni volta che chiamavano il radiotaxi, sperando di trovare un’auto libera. Il 10 novembre 2022, però, i tassisti espulsi erano tornati al lavoro dopo la riammissione da parte del tribunale di Cagliari. Oggi il nuovo via libera: ogni guidatore di taxi è tenuto a versare solo la quota mensile di circa 160 euro, senza dover effettuare un numero minimo di corse giornaliere. “Il provvedimento del giudice ha disintegrato le tesi del presidente della cooperativa, tutti i suoi provvedimenti erano totalmente infondati e, anche, sproporzionati”, commenta l’avvocato dei tredici tassisti espulsi e poi riammessi, Giuseppe Macciotta.
La battaglia legale, però, sembra essere ben lontana dall’essere conclusa. Così come hanno fatto i tassisti esclusi, anche la 4 Mori si è affidata sin dal primo momento a un legale. Si tratta di Diego Floris, che ha ricevuto la comunicazione del provvedimento del giudice, che sarà valutato nei prossimi giorni. “Lo valuteremo con calma, siamo solo nella fase cautelare e la prima udienza sarà a febbraio, chissà quanto tempo ci vorrà”, dice Mario Congera, presidente della cooperativa. “I 13 colleghi sono già tornati al lavoro da più di due mesi. Li avevamo espulsi perchè, per noi, erano inadempienti. Dopo un mese, però, il tribunale li aveva riammessi”. La settimana prossima arriveranno nuove comunicazioni ufficiali da parte della coop. Ma il parco macchine della più numerosa compagnia di taxi di Cagliari, intanto, è tornato al completo.