Cagliari, elemosine “troppo insistenti”: la rivolta dei parrocchiani a Natale

Elemosine “troppo insistenti” davanti alla Chiesa di piazza Giovanni a Cagliari, la “rivolta di Natale” dei parrocchiani. Che chiedono controlli più rigorosi soprattutto per proteggere gli anziani, spesso infastiditi dalle richieste dei mendicanti stranieri. Nessuna forma di razzismo, ma la richiesta di maggiore tranquillità


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Elemosine “troppo insistenti” davanti alla Chiesa di piazza Giovanni a Cagliari, la “rivolta di Natale” dei parrocchiani. Che chiedono controlli più rigorosi soprattutto per proteggere gli anziani, spesso infastiditi dalle richieste dei mendicanti stranieri. Nessuna forma di razzismo, ma la richiesta di maggiore tranquillità: “Ogni domenica,festivi, e anche oggi che era Natale- scrivono alcuni parrocchiani in una lettera aperta a Cagliari Online-c’è un via vai di questi giovani di colore che chiedono soldi con insistenza e prepotenza a donne, uomini piccoli e anziani. Non hanno rispetto di nulla e di niente di nessuno nè di bambini nè di anziani tanto meno di noi adulti. Non ti lasciano in pace fino a quando non gli dai il denaro inseguendoci continuamente anche per tutta la piazza fino ad arrivare alle auto se prima non dai l’offerta. E sia chiaro la moneta minima è 20 centesimi, se dai 5 centesimi la buttano via di fronte a noi come se fosse una cicca di sigaretta. Siamo stanchi, è ora che il comune la Regione e la Chiesa stessa in primis la Caritas diocesana pensino a i proprio cittadini. Sia chiaro non è che noi ce l’abbiamo contro queste persone ma siamo stanchi. Tantissime volte si è sfiorato il litigio.  Poi veramente non si sa mai cosa possa accadere. Domenica scorsa per esempio erano in 14 fra uomini donne di colore e Rom. 10 uomini belli robusti e 2 donne sempre 2 rom. Oggi idem con una piccola aggiunta di due mamme rom con i figli piccolissimi al proprio fianco, veramente non se più: sono troppo insistenti. Non possiamo andare a messa e restare sereni per una mezz’ora, questo accade sempre. Vi diciamo grazie, se potete divulgate il pensiero di tanti di noi cittadini e parrocchiani preoccupati seriamente ci farete una cortesia: la gente e le istituzioni devono sapere”.


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