Basta uno sguardo dall’alto per capire come sarà la nuova via Roma di Cagliari? Diversa rispetto a quella di due anni fa? La risposta è una: sì. Un’occhiata alla parte sinistra, accanto ai portici, svela il famoso restringimento delle corsie dedicate alle auto. Il ricordo di passare con il volante o il manubrio della moto tra le mani sino alla lunga aiuola centrale è già un ricordo. Quasi una fotocopia del viale Trieste: qualche metro in più di spazio c’è ma tanto ne è stato tolto per piazzare prati e alberi tanto cari a Boeri. Gli alberi restano, nel lunghissimo e a a tratti sfiancante iter del progetto sono arrivate le prescrizioni della Soprintendenza: il mare non può essere negato alla vista di nessun essere umano. E allora, basta rispettare le giuste distanze per far mettere radici ai lecci e ad altre varietà. Sarà una doppia corsia “green”, se così si può dire: si notano già gli alberi subito dopo le due corsie scarse dedicate ai motori, poi lo spazio per la passeggiata, una lunga linea orizzontale dalla Darsena sino all’angolo col Largo Carlo Felice, poi altri alberi. E poi, in futuro, chissà tra quanto, binari e metropolitana. I bus e altre macchine? A filo del marciapiede che delimita la fine delle proprietà demaniali tra Comune e Autorità portuale.
E, per non fare scordare ai cagliaritani il rumore delle ruspe, da settembre partirà la modalità concerto, visto che inizieranno i lavori per abbattere la vecchia stazione marittima e realizzare un hotel extralusso a tre piani, dotato di piscina panoramica e Spa e una zona riservata e dedicata all’approdo dei maxi yacht, più anche una nuova piazza sul mare con fontana, sculture e una corsia ciclopedonale accanto.
Foto: Dietrich Steinmetz