Sparito ieri da San Sperate, ritrovato dopo un giorno morto a Cagliari. Non c’è purtroppo il lieto fine per quanto riguarda la sparizione di Salvatore Tesi, per tutti Pino, settantenne sansperatino. Il suo corpo è stato riconosciuto dal figlio, arrivato nel porto del capoluogo sardo dopo la telefonata della Capitaneria. Sono stati gli esperti della sala operativa a mettere insieme, rapidamente, le tessere del puzzle: la macchina delle ricerche del pensionato era già stata attivata da ieri e il fatto che non abbia trascorso molto tempo in acqua ha consentito già un primo sommario riconoscimento. È stato poi decisivo quello fatto dai parenti dell’anziano, contattati verso le 13 dalla stessa Capitaneria. Il medico legale ha appurato le cause del decesso, avvenuto per annegamento: nessun segno di violenza è stato trovato sul cadavere di Tesi, e la salma è stata restituita ai parenti per il triste rito del funerale.
I parenti del settantenne, nel primo pomeriggio di ieri, avevano lanciato l’allarme, avvisando anche i carabinieri. Salvatore Tesi era uscito di casa lasciando cellulare, soldi e le sue inseparabili sigarette: “Stava bene, ma la settimana scorsa purtroppo è venuta a mancare mia madre. Sono situazioni ovviamente difficili che ti possono buttare giù, ma papà è una persona che ha sempre avuto forza per reagire e andare avanti”, così il figlio Nicolò quando ancora le ricerche erano in atto. A meno di 24 ore di distanza, purtroppo, è avvenuto il macabro ritrovamento.