Cagliari, è caos sui rifiuti accumulati al mercato: “Sciopereremo a oltranza”

I boxisti di San Benedetto furiosi, trovata una nuova ditta per smaltire i resti di carne e pesce ma costi in netto aumento. Riunione infuocata tra le corsie: “È la goccia che fa traboccare il vaso, il Comune deve aiutarci con questa spesa ingiusta: pronti alla protesta, il mercato è abbandonato”


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Scoppia il caos tra i venditori di carne e pesce del mercato civico cagliaritano di San Benedetto. Lo smaltimento dei “rifiuti speciali” (gli scarti di carne e pesce) ha subìto uno stop negli ultimi giorni perchè la società che si occupava del ritiro, la Econord, ha terminato l’incarico. E ora, macellai e pescivendoli, hanno già trovato una nuova società, ma i costi sono decisamente aumentati. E la protesta, con nel mirino il Comune, è dietro l’angolo: “Dovremo pagare un costo fisso giornaliero di due euro, più ventisei centesimi al chilo. In un mese fanno quarantotto euro in più”, e moltiplicati per un anno si tocca la cifra “dei seicento euro. La settimana prossima”, avvisa Massimo Ruggiu, presidente del comitato dei lavoratori del mercato, “vedremo come andrà il ritiro con la nuova ditta, ma l’amministrazione comunale deve venirci incontro con questa spesa, per noi ingiusta. C’erano degli accordi diversi, ci hanno messo con le spalle al muro avvisandoci della fine del ritiro dei rifiuti all’ultimo momento”. E così, pian piano, le celle frigorifere si stanno riempiendo, nei fatti, di spazzatura. “Stiamo uscendo dal duro periodo del Coronavirus, siamo già in crisi e non possiamo sostenere altre spese. Eravamo già pronti a scioperare e protestare da qualche mese, figurarsi ora. Ci organizzeremo, raccoglieremo le adesioni e contiamo di iniziare la protesta tra due settimane, scioperando a oltranza”. Insomma: stando ai boxisti, il Comune non dovrebbe più partecipare alle spese per far portar via gli scarti, e loro non ci stanno.

 

“È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”, tuona Ruggiu. “Gli ascensori sono fermi da molto tempo, la scala mobile da anni e hanno pure spostato tutte le bancarelle nella via Tiziano perchè, in via Cocco Ortu, vogliono fare strisce blu ma non le hanno ancora realizzate. Ci sentiamo abbandonati, speriamo che arrivi una risposta chiara dal Comune”. E, magari, “che venga fatto un atto politico per modificare il regolamento legato a questi scarti speciali. Lo sono solo per noi, per tutte le altre persone è, semplicemente, umido”.

 

 

trovato nuova ditta, compreso iva 2 euro ogni ritiro giornaliero, piu 26 centesimi al chilo. 48 euro, prima il fisso lo pagava il Comune, intorno sempre ia duero. ingiusto prima di tutto perché avevamo degli accordi diversi,, non c’è chiarezza tra umido organico nostro e quello di una famiglia normale. con le spalle al muro, ho dovuto cercare quesa ditta quella di rpima dlel’ultima. rabbia vostra, un periodo post covid, già eravamo in crisi semrpe pses ein piu. noi protni a scioperare, figurati adesso.

 

siamo stanchi soprattutto di essere avistia al’utmo mmento, no navvisarmi da giov che sab utlomo gronr ifui speciali. 600 euro in piu all’anno. attendiamo rispsta da comune aitut eocnomicao, cambiil rgoelamtno. osno rifuti normali. protni a scioperare.


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