Cagliari, due ragazze aggredite mettono in fuga i rapinatori stranieri

L’episodio alle scalette Santa Margherita a Cagliari. Il racconto di Daniela Corongiu: “Io e la mia amica Sara aggredite alle spalle, volevano rapinarci. Con calci pugni e morsi siamo riusciti a farli scappare, ma è inaccettabile che nella nostra città le donne non possano camminare in tranquillità”


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Seguite a distanza, poi, aggredite alle spalle da due cittadini extracomunitari, forse algerini. Un incubo, avvenuto in pieno centro, a due passi da via Roma, casi in cui certo non bisogna generalizzare e allarmare l’intera comunità, ma resta marchiato a piombo il fatto che sia da considerare un fatto abbastanza grave.

A raccontarlo in esclusiva al nostro giornale, è una delle protagoniste, Daniela Corongiu, 35enne, cagliaritana, (nella foto), che insieme alla sua amica, Sara, sono riuscite a mettere in fuga gli aggressori, un fatto accaduto mercoledì sera intorno alle 23: “Io e la mia amica siamo state aggredite da due persone di nazionalità straniera per rapinarci delle borse, presso le scalette Santa Margherita – racconta la donna – mentre stavamo andando a riprendere la macchina. Siamo state aggredite alle spalle, ma abbiamo avuto il coraggio di reagire, ci siamo difese a spada tratta, con calci, pugni e morsi siamo riuscite a non farci rapinare e a chiedere immediatamente aiuto. Non siamo più sicuri a Cagliari – sbotta Daniela Corongiu – non ci sono abbastanza controlli e dobbiamo difenderci senza esitazioni. É andata anche troppo bene, poteva andare molto peggio perché queste persone non hanno niente da perdere e noi siamo state molto coraggiose. É inaccettabile il fatto che non si possa camminare in tranquillità in una città come la nostra”.

L’ALLARME. Una brutta vicenda che pare seguire altre simili, sempre ai danni di giovani vittime, donne, sempre in città, in coincidenza con gli sbarchi dei cosiddetti disperati. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della Radiomobile, perché in aiuto delle due giovani si sono avvicinate diverse persone che hanno chiamato il 112: “Cosa mi sento di dire? Rabbia, se fosse capitato ad altre ragazze che non avrebbero avuto il coraggio di reagire? Comprerò lo spray urticante – dice Daniela – non è più possibile restare inermi davanti a simili situazioni di pericolo per chiunque”.