Cagliari, droga spacciata anche davanti ai turisti: così il gruppo di pusher africani ha “sequestrato” via Roma

La stretta corsia tra le auto parcheggiate e le fermate dei bus trasformata nel mercato all’aperto della droga, anche 50 dosi di hascisc vendute in poche ore: “Nessuno poteva avvicinarsi se non per acquistare stupefacente”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA al dirigente della squadra mobile Roberto Pititto


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Droga, tanta droga spacciata per mesi nel retro delle pensiline dei bus di via Roma a Cagliari: la mini corsia nella quale, da sempre, in tanti parcheggiano l’automobile, soprattutto nel tratto più vicino alla piazza Matteotti si era trasformata in una “rivendita” all’aperto di droga. Tutta “smistata” da un gruppo di stranieri, gambiani e senegalesi che, stando a quanto riportato nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dalla gip Maria Gabriella Muscas, era davvero fiorente, al punto che “gli indagati, benchè agissero in autonomia e, spesso, in concorso, di fatto presidiavano la piazza, al punto che nessun altro poteva avvicinarsi se non per acquistare stupefacente”. Il gruppo di pusher aveva una “disponibilità continua di hascisc” e la vendita veniva svolta ogni giorno “per ore, senza soluzione di continuità”. Una zona, quella delle fermate dei pullman di via Roma, meta di migliaia di persone: lavoratori, studenti e, anche, turisti. Meglio, croceristi. Gli spacciatori hanno venduto droga anche sotto i loro occhi e, in più di un caso, hanno cercato di vendergliela. La polizia ha ricevuto varie segnalazioni da parte di chi, appena sceso dalla nave, ha vissuto sulla propria pelle la “tentata vendita” di droga. La gip, inoltre, rimarca anche che la decina di spacciatori aveva “monopolizzato la zona”. Gli arrestati sono Samba Bobb, gambiano di ventisette anni: Badara Camara, nato in Gambia trent’anni fa; Muhammed Fkijera, gambiano di ventinove anni. Ai domiciliari presso una cooperativa, invece, è finito Fansou Fofanna, trentaseienne senegalese.

 

Nei guai anche altri cinque stranieri, per loro è scattato l’obbligo di firma. Si tratta di Omar Jarriu, gambiano classe 1988; Ousman Sanneh, nato in Gambia trentuno anni fa; Musa Sanyane, senegalese di venticinque anni; Assan Sawaneh, gambiano di trentuno anni e Bakary Sawo, originario del Gambia di trentadue anni. Più di uno di loro aveva fatto la richiesta per ottenere l’asilo politico, ma se l’era vista bocciata e l’aveva riproposta: adesso, spetterà all’ufficio dell’immigrazione valutare le posizioni dei singoli.


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