Cagliari, dopo 43 anni chiude la storica pizzeria Manno: “Tra bollette e aumenti folli ci stavamo ammalando”

Forni spenti, stop alle pizzette al taglio gustate dalle ultime due generazioni di cagliaritani nel locale aperto nel 1979 sulle ceneri di una cartoleria. Giuseppe Pisano e Maria Pia Scarlatella: “Luce triplicata, farina e olio idem. Potevamo aumentare i prezzi ma non l’abbiamo fatto. Ormai la gente guarda anche il centesimo”. Quale futuro? “Senza aiuti concreti dallo Stato cercheremo altro, abbiamo anche una figlia”


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La serranda è abbassata già da qualche giorno, e in tanti l’hanno notato. Non potrebbe essere altrimenti in quella via Manno frequentata, ogni giorno, da migliaia di persone. La storica pizzeria Manno chiude dopo 43 anni, e sarà molto difficile che riapra. Il capoluogo sardo perde uno dei suoi ultimi locali food storici, amato e apprezzato da almeno due generazioni. Prima del boom delle pizzetterie, infatti, nelle vie principali dello shopping cittadino una tappa “alla Manno” era quasi d’obbligo, non solo nei fine settimana. Poi sono arrivati il Covid, la crisi e l’aumento dei costi: “La bolletta della luce è triplicata anche se utilizzavamo solo uno dei due forni. L’olio, il pomodoro, la mozzarella, tutto da mesi costa di più. Potevamo scegliere se aumentare il costo della pizzetta ma l’abbiamo tenuto sempre a 1,80 euro. La gente ha cambiato le proprie abitudini, ormai guardano anche il centesimo. Ecco perchè abbiamo deciso di fermarci”, spiega Maria Pia Scarlatella, sempre accanto al suo Giuseppe in una pizzeria che ha sfornato, per tanto tempo, anche pizze tonde: “Nell’ultimo periodo eravamo tornati a produrre solo quelle al taglio, sempre per colpa dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Avevamo dei clienti che venivano da tutto il mondo che facevano tappa fissa ogni anno da noi per la bontà del nostro prodotto, la nostra pizzetta al taglio era amata da tutti”, prosegue la donna. “Ma, tra bollette e rincari ci stavamo ammalando”, confessa. Da qui la decisione dello stop.
Definitivo? Sì, salvo miracoli: “Se lo Stato non ci aiuta in qualche modo, riducendo il costo dell’energia e di tutti i prezzi, non riapriremo più”. Un po’ come chiedere, vista la situazione generale di grande crisi e incertezza, ad un esquimese di adattarsi al clima di Tunisi. Purtroppo. Ma mai dire mai: “Ci abbiamo provato sino all’ultimo, la decisione che abbiamo preso è stata, ovviamente, a malincuore”. Giuseppe Pisano ha 43 anni, Maria Pia dieci in meno, e hanno una figlia: “Il nostro futuro? Cercarci altro, non so se in Sardegna o all’estero”. Ciò che è certo è che la pizzeria al civico 6 di via Manno, aperta sulle ceneri di una cartoleria, mancherà soprattutto a chi, oggi, ha almeno quarant’anni.


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